Già che sono in ritardo di una
settimana nel mantenervi la mia promessa, si fa di necessità virtù! Riciclo di
nuovo una ricetta che ho incluso nella scorsa edizione di Bontât! Magari
qualcuno di voi non l'ha ancora letta! :D Prometto che la prossima volta
metterò una cosa fresca appena spadellata! ;)
Mentre qui siamo al gelo, quelli che
abitano nell'emisfero sud stanno beatamente godendo il sole d'estate, magari
facendo la grigliata in riva al mare! Prima o poi toccherà anche a noi, dai!
Uno di questi paesi benedetti di un clima mite è il Sud Africa, dove il
barbeque - il braai in Afrikaans - è una pratica molto diffusa. Una delle cose
preferite dai Sudafricani da mettere sul braai sono i sosatie; degli spiedini
al curry di carne di pecora o di agnello. In questa versione vegetariana ho
usato il tempeh, conosciuto a volte come carne di soia. Per accompagnare il
barbecue spesso si serve la mieliepap, una pappa di mais bianca che ricorda
molto la polenta bianca nostrana.
Il nome Sosatie viene dalle parole
indonesiane saus (salsa) e sate (spiedini). Si sospetta che sia stato, appunto,
ispirato dagli spiedini di pollo che gli schiavi Giavanesi cucinavano. Gli
Indonesiani, e successivamente altri lavoratori da altre parti del Sud Est
Asiatico, sono stati portati dagli Olandesi in Sud Africa attraverso Cape Town
nel 1600. Oggi giorno, i loro discendenti formano un grande gruppo etnico
conosciuto con il nome Cape Malay, con riferimento alla lingua del ramo Malese
che parlavano.
per 18 spiedini (6 porzioni)
500 gr tempeh al naturale*
36 albicocche secche
54 foglie di alloro
1 peperoncino rosso, privato dai semi
e tritato (facoltativo)
1 cipolla, mezza tritata, mezza
tagliata a spicchi
1 spicchio d'aglio, tritato
3 cm (30 gr) zenzero fresco, sbucciato
e grattugiato
2 cucchiaini curry Madras
1 cucchiaino semi di coriandolo in
polvere
1 cucchiaino curcuma in polvere
3 chiodi di garofano
100 gr marmellata di albicocche
Pepe nero, macinato fresco
Sale
Succo di 1/2 limone
125 gr yoghurt al naturale
Olio di arachidi
Fate rinvenire le albicocche in acqua
calda per circa 30-60 minuti. Nel frattempo, tagliate il tempeh in grossi cubi
di 3 cm circa e preparate la marinatura.
Stufate la cipolla, l'aglio e lo
zenzero sulla fiamma dolce fino a quando saranno trasparenti. Unite il curry,
il coriandolo, la curcuma, il pepe e i chiodi di garofano. Soffriggete per un
paio di minuti fino a quando sentite il profumo.
Unite la marmellata e il succo di
limone. Aggiustate di sale e cuocete per 1 minuto circa, solo fino a quando la
marmellata sarà sciolta. Lasciate a raffreddare. Incorporate lo yoghurt alla
salsa per ottenere una marinatura spalmabile.
Irrorate il tempeh, le albicocche e le
cipolle a spicchi con il condimento. Lasciate a marinare per una notte, o
almeno un paio di ore, in frigorifero in un contenitore ermetico. Questo tempo
di riposo serve a far penetrare le spezie anche all'interno del tempeh e per
dare il tempo allo yoghurt, soprattutto se usate la carne, di renderla più
tenera.
Infilzate tre cubi di tempeh su ogni
spiedino alternandoli con le foglie di alloro, la cipolla e le albicocche.
Cuocete sulla griglia o su una bistecchiera con una fiamma dolce, girandoli di
tanto in tanto, fino alla doratura. Servite accompagnati con il chutney di
albicocche.
Blatjang (Chutney di albicocche)
50 gr albicocche secche
100 ml acqua calda
1 scalogno, tritato
1 peperoncino Calabrese/ Tailandese
rosso
25 gr zucchero di canna
3 cucchiai aceto di vino bianco
3 chiodi di garofano
Sale
Togliete i semi dal peperoncino e
tagliatelo a dadini minuscoli.
Fate rinvenire le albicocche nei 100
ml di acqua calda per circa 30 minuti. Tagliatele a pezzi piccoli e frullate
assieme al liquido di ammollo fino ad ottenere una purea.
Versate in un pentolino assieme al
resto degli ingredienti. Cuocete a fiamma dolce per 20-30 minuti, mescolando di
tanto in tanto, fino ad avere una consistenza "marmellatosa".
Potete consumare il chutney subito o
conservarlo in un barattolo sterilizzato. Riponete in frigorifero una volta
aperto.
*Tempeh è un panetto di semi di soia
sbucciati, precotti e fermentati di origine Indonesiana. Con l'aumento del
numero delle persone che seguono la dieta vegetariana e vegana, ultimamente il
tempeh si sta diffondendo sempre di più anche in Europa e si trova facilmente
nel banco frigo dei negozi di alimenti biologici.
Essendo un alimento fermentato, tempeh
è più facile da digerire rispetto ai semi di soia semplicemente cotti. Si
presenta in forma di panetto compatto con l'erborinatura bianca tra i cicchi.
Ha la stessa versatilità del parente tofu; assorbe divinamente i condimenti che
gli diamo ma, in confronto, non si sfalda facilmente. Lo potete tagliare a
fette o a cubi e, successivamente friggerlo, grigliarlo, cuocerlo al vapore o
usarlo al posto della carne negli stufati e nei curry.