mercoledì 25 marzo 2009

L'ora dell'Orto

E' arrivata l'ora dell'orto! Chi ha detto che soltanto chi ha un giardino può permettersi la gioia di raccogliere frutta e verdura fatta crescere con le sue sante manine? Da circa 2 anni sto cercando di coltivare degli ortaggi nei vasi sulla mia terrazza. Mi vergogno un po’ a dirvelo, ma mi aveva illuminata il programma di Jamie Oliver nel quale si mostrava come fosse possibile fare l'orto anche in uno spazio ridotto. ;o) Fino ad ora mi sono ancora limitata alle piante di erbe aromatiche, peperoncini e insalatine da taglio, ma sapete che soddisfazione?!! Il profumo del basilico appena raccolto è davvero un'altra cosa, non si può paragonare con quello che trovate al supermercato! Poi, quando arriverà l'estate, volete mettere l'appagamento che ci possono dare una limonata ghiacciata fatta con il nostro limone o un moijto fatto con la menta fresca presa da un vaso sul nostro davanzale?
Allora, onde avere più varietà e una raccolta più copiosa, quest'anno ho l'intenzione di essere più preparata. Vorrei organizzare al meglio lo spazio e scegliere solo le piante più adatte, preferibilmente anche belle da vedere. Siccome non mi intendo tanto di giardinaggio, ho preso questo libro molto utile per una principiante come me. Accompagnato da immagini molto belle, il libro ci spiega in modo dettagliato, semplice e chiaro tutti i passi per avere un bellissimo e produttivo orto sul nostro balcone. Ci suggerisce, inoltre, come organizzare lo spazio, scegliere i vasi e le piante, la tecnica per abbinarle e, ovviamente, come curarle. Non vedo l'ora di poter andare dal vivaio e scegliere le mie piantine!
"Pollice Verde: L'orto sul Balcone", Collana a cura di Eliana Ferioli, Giunti Demetra, 2009. €6,90, www.giuntistore.it

sabato 21 marzo 2009

Spaghetti Cacio e 5 Pepi

Questa è la mia (di)versione di una classica ricetta della tradizione romana, il cacio e pepe, (sempre) molto veloce da preparare. Nonostante possa sembra semplice, non è una ricetta facilissima se volete avere un risultato come si deve. Ho imparato la versione originale da un amico, Federico, che è romano e lavora come giornalista eno-gastronomico per una nota guida italiana. Direi che ho avuto un insegnante eccellente! :o) Allora, lui mi ha raccontato che, innanzitutto, si deve usare soltanto il pecorino romano e gli spaghetti devono essere al dente. Inoltre, il risultato finale non deve essere cremoso né grumoso ma una via di mezzo: umido ma con delle "sabbie" di pecorino attaccate sugli spaghetti. La sua pasta, eseguita a regola d'arte, era perfetta e buonissima!

Ovviamente, l'alunna non é ancora riuscita a eguagliare il maestro, ma comunque non ha resistito a fare qualche modifica. L'aspetto non è come il cacio e pepe di Federico, ma il sapore non è mica male. ;o) In questa ricetta ho usato diversi tipi di pepe, mentre lui aveva usato il pepe bianco di Sarawak. Potete anche usare quello che trovate al supermercato, eh! Volevamo dare solo un tocco un po' da chef! ;o) Ah, mi raccomando, il pepe va sempre macinato (pestato) all'ultimo momento per avere il massimo del suo carattere e profumo!

Per 2 persone:

100 gr di spaghetti (o tagliolini)
50 gr di pecorino romano, grattugiato finemente
1/2 cucchiaino di pepe di Sechuan 1/2 cucchiaino di pepe rosa 1/2 cucchiaino di pepe verde essiccato 1/2 cucchiaino di pepe nero 1/2 cucchiaino di pepe bianco

Come al solito, fate bollire l'acqua per cuocere la pasta, ecc. Fate tostare sul fuoco basso i primi 3 pepi, finché schioppettano un po’ e ne sentite il profumo. Riducete in polvere con un mortaio o una macinaspezie e trasferite in una spaghettiera o un'ampia ciotola (cofana). Unite il pepe bianco e il pepe nero macinati freschi e infine il pecorino grattugiato. Un attimo prima che gli spaghetti siano pronti (riducete la cottura di 2-3 minuti rispetto a quella scritta sulla busta), aggiungete circa 2 cucchiai dell'acqua di cottura. Scolate e versate la pasta nella ciotola, mescolate velocemente e servite subito.

Spaghetti with cacio and 5 peppercorns
This is my (di)version of a traditional roman classic recipe, spaghetti cacio e pepe. which means spaghetti with cacio (sheep's hard cheese) and pepper. It's really quick to make but is not so easy to obtain a good result despite its simplicity. I've learned the original version from a friend, Federico, roman and a food writer for a famous Italian guide. So, I've actually had the chance to learn it from an excellent source! ;o) Anyway, Federico said that it's crucial to use only pecorino romano (roman sheep's hard cheese) and to have the spaghetti still al dente, "to the tooth". Other than that, the end result should not be creamy nor grainy, but something in between, moist spaghetti with "sands" of grated pecorino sticking all over it. Obviously, his pasta had the right consistency, was cooked to perfection and was just sooo delicious!

Needless to say, I haven't managed to reach the level of my teacher, but still, I couldn't resist changing the recipe a bit. The appearance may not be to Federico's standard, but I'd say that the flavour is there. ;o) In this recipe I've used different types of pepper, while he used the white peppercorn from Sarawak. You are definitely allowed to use whatever pepper you can find in your local grocery store, we just wanted to be a bit chefy! ;o) Oh, peppercorns have to be always freshly ground or crushed to have the best of their characters and perfume.

Serves 2

100 g of spaghetti (or tagliolini)
50 g pecorino romano
, grated finely

1/2 tsp of Sechuan peppercorns
1/2 tsp of red peppercorns
1/2 tsp of dried green peppercorns
1/2 tsp black peppercorns

1/2 tsp white peppercorns

As always, put a large amount of salted water to cook your pasta. Dry roast the first three types of peppercorn until they begin to darken and became fragrant. Crushed them with pestle and mortar or an electric grinder. Transfer them into a large bowl, along with the freshly ground black and white peppercorns, and add the grated pecorino. Pour about 2 tablespoons of the cooking water into the bowl, just right before your spaghetti is ready. Remember to reduce the cooking time to 2-3 minutes less than what's written on the packet. Drain the pasta, toss it into the bowl, mix everything quickly and serve right away.

martedì 17 marzo 2009

Cupcakes di Farro con Mele e Lime

Lo so che vi sto dando delle ricette semplici, sono buone comunque, no? Prometto che fra breve comincio a rivelarvi anche quelle più serie. ;o) Il problema è che sono un po’ lunghe da scrivere e ultimamente mi sto concentrando su un'altra cosa. Fra due settimane ho l'esame di teoria per la patente, abbiate pazienza ma non è mica semplice per una straniera! ;o) Quindi, in attesa, ecco un tortino sano e semplice. Buono sia per colazione, merenda per i bambini o come accompagnamento di un tè pomeridiano di gossip con le amiche!

Per circa 12 cupcakes:

2 uova
100 gr di zucchero di canna (se siete in dieta, sostituite con 75 gr di fruttosio)
100 ml di olio di cereali o olio di oliva delicata (non extra vergine!)
100 gr farina bianca di farro (uso quella della Ecor)
4 gr (un cucchiaino) di lievito per i dolci
2 mele golden
1 lime
50 gr di zucchero a velo

Sbattete con la frusta le uova con lo zucchero. Non serve che si montino, potete fermarvi quando lo zucchero si è sciolto. Aggiungete l'olio e la scorza grattugiata di mezzo lime, amalgamate bene. Setacciate il lievito assieme alla farina e incorporateli agli ingredienti liquidi. Unite all'impasto le mele sbucciate e tagliate a dadini. Rivestite lo stampo per 12 muffin con i pirottini di carta e versate il composto fino a riempire 2/3 di essi. Infornare in un forno ventilato a 170°C (a 180°C se avete il forno statico) per circa 15-20 minuti fino alla doratura. Per essere sicuri che siano cotti, infilate uno spiedino di bamboo al centro dei tortini, sono pronti se questo esce asciutto. Lasciateli raffreddare in una graticola e decorateli con la glassa (fatta unendo il succo di lime allo zucchero al velo) e la scorza del lime rimasta.

Spelt cupcakes with apples and lime
I know, lately I've been giving you mainly simple recipes, but they're good in any case, aren't they? Promise that the more serious ones are coming soon (and also the English version of all the recipes)! ;o) It's just that they're sort of long and complicated to do and I've got my mind on another thing! In less than two weeks I will have my theory exam to obtain the driver's license and it's pretty tough to pass! ;o) So, in the mean time, here's a recipe of a simple and healthy cupcake. It's good for breakfast, as a snack for your kids or to accompany an afternoon tea of gossiping with your friends! ;o)

Makes about 12


2 eggs
100 g blonde cane sugar (substitute with 75 g of fructose if you're in a diet)
100 ml delicate olive oil
(not extra virgin) or vegetable oil

100 g white spelt flour
( if you can't find it
normal wheat flour would do)
4 g
(1 tsp) of baking powder

2 apples
1 lime

50 g of icing sugar


Preheat the ventilated oven at 170°C (180°C static oven) and line a 12-hole muffin tin with paper cases. Beat the eggs and the sugar until it's dissolved and whisk in the oil. Grate the zest of half a lime, shift the flour and the baking powder over the mixture and mix well. Incorporate the apples, previously peeled and cut into small cubes. Spoon the dough into the paper cases, making sure that you only fill them 2/3 full, as they will rise. Bake for about 15-20 minutes until they are golden and cooked through. Check by inserting a bamboo stick in the centre of each cupcake. Once they are cooled, glaze with the mixture of icing sugar and the limejuice. Decorate by grating the remaining lime zest on top.

mercoledì 11 marzo 2009

Creamy Pea Soup

Una ricettina veloce veloce per una cena scansafatiche, pronta in meno di 20 minuti! Ho visto fare questa crema una volta da Nigella Lawson in uno dei suoi programmi. Non mi ricordo tutti i procedimenti ma ero troppo pigra per fare una ricerca. Quindi, questa è la mia versione.

Per 2 persone

Ho soffritto 1/4 di cipolla tagliata a dadini in poco olio extra vergine di oliva e una noce di burro. Ho aggiunto circa 300 gr di piselli surgelati, il sale e il pepe e ho dato qualche mescolata. Quando i piselli non sono più congelati, ho versato circa 500 ml di brodo vegetale (va bene anche l'acqua se non ne avete). Ho lasciato sobbollire il tutto a fuoco medio e ho aspettato che l'acqua si restringa di circa la metà. Ho spento il fuoco e ho frullato il tutto con un minipimer fino ad avere una consistenza vellutata. Ho versato la crema nelle ciotoline, ho aggiunto un goccio di panna per decorazione (è solo un mio vizio) e la cena è servita!


A really simple and quick recipe. An effortless dinner, ready in less than 20 minutes for those days when you don't feel like cooking. I saw Nigella Lawson did this creamy soup once in of her programme. I don't remember much of the cooking procedures and was to lazy to do some research. So this is how I did mine.

Serves 2:


I put a saucepan on a medium heat with a drizzle of extra virgin olive oil and a small knob of butter to fry 1/4 of onion, finely diced. Once it's softened, I added about 300 g of frozen peas, salt, pepper and mixed them well. Once the peas are no longer frozen I poured about 500 ml of vegetable stock (it's ok to put water if you don't have it) and continued to let it simmer until the liquid is reduced to half. I then removed the pan from the heat and puréed the soup with a hand-held blender until it's velvety. I served it in small bowls and decorated them with a touch of cream (optional, it's just my self-indulgence) and dinner is ready!

lunedì 9 marzo 2009

Penne Rigate al Curry con Gamberoni e Sedano

Perdonatemi ma devo ammettere che se dovessi scegliere tra la pasta e i noodles, sceglierei l'ultimo. Anche se, per motivi di praticità, a casa cucino più spesso pasta e, da buon italiano, Fulvio ne soffre l'astinenza. Comunque, questa ricetta fusion all'italiana mi piace molto. Prima di assaggiarla per la prima volta, non pensavo che il curry potesse stare bene anche nella pasta e, visto che ci piacciono i gamberi, facciamo contente entrambe le parti. La versione originale non comprende il sedano, che ho aggiunto io. Secondo me, una verdura croccante ci sta bene. Quindi fate come preferite!

Per 2 persone:

160 gr di penne rigate
250 gr di gamberoni
un gambo di sedano

uno spicchio d'aglio

2 cucchiaini di polvere di curry
sale pepe q.b.
olio extra vergine di oliva q.b.


Mettete a bollire l'acqua per cuocerci la pasta. Sgusciate i gamberoni e fate un'incisione lungo il dorso per togliergli l'intestino (il filo nero). Dategli una sciacquata veloce sotto l'acqua fredda corrente e mettete a parte. Togliete la pellicina del sedano con un pelapatate e tagliatelo a tronchetti.
In una padella fate scaldare un po’ di olio extra vergine di oliva. Schiacciate l'aglio (senza sbucciarlo) con la lama di un coltello e soffriggetelo nell'olio assieme al curry. Aggiungete il sedano quando l'aglio si è dorato e sentite il suo profumo (o odore, dipende dal vostro punto di vista!). Quando il sedano cambia colore (diventa trasparente) aggiungete i gamberoni. Salate, pepate e fate saltare per distribuire meglio il condimento. Unite la pasta ancora al dente alla salsa con circa mezzo mestolo di acqua di cottura, mescolate bene e servite subito.

Nota:
Non fate cuocere troppo i gamberoni perché diventano duri e gommosi. Appena sono di un colore bianco opaco con le strisce arancione-rosso sono cotti. Nel caso la salsa sia pronta prima della pasta, in attesa, potete toglierla dal fuoco e mettetela al caldo.

lunedì 2 marzo 2009

Pinzimonio di Arance e Finocchio

In questo periodo spesso trovo dei bei finocchi e delle belle arance cicciotte e ho pensato di preparare la classica insalata di arance e finocchi. Per condirla volevo avere una salsa leggermente densa e vellutata che non rimanga sul fondo della ciotola come una vinaigrette. Una salsa olandese avrebbe la consistenza perfetta, ma il burro sarebbe troppo pesante e non starebbe bene con le crudité. Alla fine ho provato a fare questa salsa simil-olandese con l'olio extra vergine di oliva da servire fredda, senno' che pinzimonio è? Dato che è fatta con l'uovo crudo, sarebbe da consumare subito. Non fatela oggi per domani. Al massimo, se volete servirla per cena ma non volete prepararla all'ultimo momento, fatela la mattina per la sera a patto che lo conserviate in frigo fino al momento di servire.

Per 4 persone

Pinzimonio:
1 finocchio (conservate e sminuzzate la barba per la salsa e la decorazione)
2 arance grosse tipo navel o moro
1 limone, spremuto

Tagliate il finocchio in due, togliete il cuore (la parte dura) del tubero e tagliatelo a spicchi di circa 0,5 cm di grossezza. Mettete subito in una bacinella di acqua fredda con l'aggiunta del succo di limone. In questo modo non si ossida, rimane bianco e croccante. Togliete dall'acqua solo quando siete pronti per servire. Tagliate a vivo le arance sopra una bacinella di inox concava (una bastardella, quella per cucinare a bagnomaria, per intenderci), così raccogliete nello stesso tempo il suo succo disperso. Spremete per bene anche il succo rimasto nella pellicina per ottenere circa 50 ml di succo che serve per la salsa.

Salsa "olandese" al finocchio e arance:
1 tuorlo d'uovo
1 cucchiaino di aceto all'arancia o al vino bianco
1/2 cucchiaino di senape
circa 50 ml di succo di arancia (ottenuti dalle arance usate per il pinzimonio)
sale e pepe q.b.
70 ml olio extra vergine di oliva delicato
1 ciuffetto di barba di finocchio

Aggiungete al succo che avete raccolto il tuorlo, la senape, l'aceto, il sale, il pepe. Amalgamate bene il tutto con una frusta. Riempite di acqua metà di una pentola che abbia un diametro più piccolo di circa 5 cm rispetto alla vostra bacinella di inox, e portate ad ebollizione a fuoco medio. Adagiate la vostra bastardella sopra la pentola e continuate a sbattere il composto fino ad avere una consistenza leggermente schiumosa. Ora incorporate l'olio poco alla volta senza smettere di sbatterlo con la frusta. Togliete dal calore quando avete ottenuto una salsa vellutata e leggermente densa, di solito non occorrono più di 5 minuti. Lasciate raffreddare e aggiungeteci la barba di finocchio sminuzzata. Tenete la salsa in frigorifero se non la usate entro breve.

Idea per servire:
Mettete alternati qualche spicchio di arance e finocchio nei bicchierini di vetro trasparente e versateci sopra circa 1 cucchiaio e mezzo di salsa. Decorate con un ciuffetto di barba di finocchio.

Tagliare a vivo:
Tagliate circa 1 cm di due estremità dell'arancia. Appoggiatela su un tagliere con una dalle parte piatta sotto. Continuate a sbucciarla, togliendo anche la pellicina bianca, con un coltellino affilato girando l'arancia in senso orario (o antiorario se siete mancini). Ora, prendetela in mano e ricavate degli spicchi usando la riga bianca tra uno spicchio e l'altro come linea guida. Alla fine avrete degli spicchi interi di arance senza la pellicina. E' un'ottima tecnica da usare anche per la macedonia.