Visualizzazione post con etichetta formaggi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta formaggi. Mostra tutti i post

venerdì 3 giugno 2011

Insalata di pasta al pesto di rucola, ratatouille e feta


A parte oggi, che a Udine è una giornata nuvolosa, sta iniziando la bella stagione! Le giornate si allungano e cominciamo a uscire più spesso e stare fuori tutto il giorno per goderci il sole. Qualunque sia la nostra destinazione; mare, montagna, lago o fiume, spesso ci capita di avere la pasta fredda nello zaino per il nostro pranzo all'aperto. Quindi, eccovi una ricetta di insalata di pasta con le verdure che si possono trovare facilmente tutta l'estate.

per 4-5 persone

400 gr di penne rigate
200 gr di formaggio feta
1/2 peperone rosso
1/2 peperone giallo
1/2 melanzana
2 zucchine
olio extra vergine di oliva sale pepe

Pesto di Rucola
50 gr di rucola
una punta di aglio
25 gr di pinoli
100 ml olio extra vergine di oliva
25 gr di pecorino, tagliato in piccoli pezzi.
sale

Mondate i peperoni; privateli dei semi e dei filamenti bianchi che trovate all'interno e tagliateli a dadini. Tagliate tutte le altre verdure più o meno della stessa grandezza dei peperoni.

Trasferite in una placca da forno. Salate, pepate e irrorate di olio extra vergine di oliva. Mescolate bene per distribuire bene il condimento su tutta la superficie delle verdure.

Infornate a 180°C per circa 20-25 minuti, in base alla grandezza dei vostri dadini. Le verdure sono pronte quando sono tenere e leggermente dorate.

Nello stesso tempo, fate gratinare il feta sbriciolato (grossolanamente) in precedenza, sulla graticola alta del forno. Inseritelo circa 10 minuti dopo le verdure. In questo modo dovrebbero essere pronti nello stesso momento. Lasciateli a raffreddare a parte.

Nel frattempo, mettete sul fuoco l'acqua per cuocervi la pasta e preparate il pesto di rucola.
Mettete tutti gli ingredienti nel bicchiere del frullatore a immersione e riduceteli fino ad avere un'emulsione liscia.

Quando la pasta sarà al dente, scolate e fatela raffreddare velocemente sotto l'acqua corrente fredda per bloccare la cottura. Conditela con il pesto e aggiungete un po' di olio.

Unite il ratatouille di verdure e il feta gratinato alla pasta, mescolate. Servite fredda.

venerdì 15 aprile 2011

Pancake di Ricotta con Banane Caramellate


Visto che nel weekend non dovete correre, perché non dedicare una mezz'oretta in più per prepararvi qualcosa di più interessante, invece di mangiare i soliti tristi biscotti? Questi pancake sono perfetti per una tarda colazione di domenica mattina, magari consumati in terrazza con una bella tazza di caffè latte, un bicchiere di spremuta e, perché no, il giornale in mano.
In questa mia versione ho usato la ricotta per avere dei pancake più soffici che rimangono morbidi anche il giorno dopo. In questo modo evito anche di usare il burro o l'olio nell'impasto, visto che i suoi accompagnamenti solitamente non sono proprio dietetici. Quello ideale sarebbe lo sciroppo d'acero, che potete trovare nei negozi di prodotti biologici o nei grandi supermercati. Purtroppo, questo sciroppo non costa poco, in mancanza, va bene anche il miele.
Non ho scritto la ricetta in grammi bensì in cucchiai. Immagino che nessuno abbia voglia di prendersi la bilancia per misurare gli ingredienti appena si sveglia. In più, le dosi sono abbastanza facili da ricordare, anche per una mente ancora assonnata.

per circa 3 persone (10-12 mini pancake)

Banane caramellate
3 banane
una noce di burro
1 cucchiaio di zucchero di canna
1 pizzico di cannella

Fate sciogliere il burro in una padella antiaderente a fuoco basso. Quando sentite lo sfrigolio, unite le banane precedentemente tagliate a rondelle di 1 cm circa. Quindi, cospargete di zucchero di canna e di cannella. Lasciate che lo zucchero si sciolga e si caramellino.
Infine, girate le banane per far dorare anche l'altro lato. Se vi sembra che lo zucchero si stia restringendo troppo, potete aggiungere un goccio di acqua per evitare che il caramello si bruci.

Pancake di ricotta
1 vaschetta di 100 gr di ricotta
1 uovo
5 cucchiai rasi di zucchero semolato
5 cucchiai di farina 00
2 cucchiaini di lievito per dolci
un pizzico di bicarbonato
5 cucchiai di latte
olio vegetale
sciroppo d'acero

Rompete l'uovo su un'ampia ciotola, unite la ricotta e lo zucchero. Amalgamate bene con una frusta finché lo zucchero si è sciolto.
Setacciate la farina assieme al bicarbonato e il lievito e incorporate al composto di uova. Infine, versate il latte e mescolate il tutto per avere un impasto liscio e denso.
Ungete leggermente una padella antiaderente con l'olio e asciugate l'eccesso con un pezzo di carta da cucina piegato in 8. L'olio deve solo "velare" la superficie della padella. Quindi, scaldatela a fuoco basso.
Quando la padella sarà calda, versate un cucchiaio e mezzo del composto e appiattitelo leggermente. In una padella di circa 30 cm di diametro dovreste riuscire a far stare 2-3 pancake.
Quando vedete che i bordi si stanno rassodando e al centro cominciano a formare delle bolle, girateli e continuate la cottura dell'altro lato per 1 minuto circa.
Ripetete l'operazione fino all'esaurimento dell'impasto, passando la padella ogni volta con la carta da cucina unta.
Servite con le banane caramellate e un giro (o due) di sciroppo d'acero.

martedì 12 aprile 2011

Polpettine di mozzarella con carpaccio di zucchina e salsa di ricotta


Dopo la palla di Mozzarella con sorpresa dello Chef Rosanna Marziale, qualsiasi altro piatto sarebbe stato comunque banale. Come le era venuta in mente di fare un ripieno in quel modo??? Se avete perso la puntata, potete vederla qui, poiché le parole non bastano! ;)) Infatti, per il terrore di non essere all'altezza, i nostri piatti sono risultati poi "piatti". Anche se, devo ammettere che uno o due punti in più per queste mie polpettine li avrei graditi! ;D

per circa 20 polpette

2 x 125 gr di mozzarelle fresche
4 cucchiai di pangrattato + altro per impanare
farina 00
farina di polenta fioretto
1 uovo
10 g di pinoli, tostati
15 g di uvetta, ammollata in acqua tiepida
una manciata di prezzemolo, tritato
una punta d'aglio, tritata (facoltativa)
2 zucchine
100 gr di ricotta
latte
olio extra vergine di oliva
olio di arachidi, per friggere
sale
pepe

Tritate finemente le mozzarelle con un coltello e trasferitele in una ciotola capiente. Aggiungete i 4 cucchiai di pangrattato, l'aglio, i pinoli, l'uvetta e il prezzemolo. Quindi, salate e pepate. Amalgamate e cercate di compattare il composto. Formate delle polpettine di 2,5 di diametro circa. Inumidite leggermente le mani per evitare che si appiccichino.
Passate le polpettine prima nella farina 00, poi nell'uovo sbattuto e infine nella miscela di 60% pangrattato e 40% polenta. Ripetete due volte questa operazione.
Successivamente, friggetele in un olio non troppo caldo, sui 160°C, per evitare che l'impanatura si dori troppo prima che l'interno delle polpette riesca a fondersi leggermente. Scolate e adagiate sulla carta da cucina per far assorbire l'olio in eccesso. Salate leggermente.
Frullate con un minipimer la ricotta con un po' di latte, un filo di olio, sale e pepe per creare una salsa.
Tagliate le zucchine a fette sottilissime con un mandolino o il pelapatate. Arrotolatele e sistematele attorno alle polpette. Riempite il centro di ogni rondella di zucchine con la salsa di ricotta fino a 1/3 e un giro di olio extra vergine di oliva. Infine, decorate con delle foglioline di prezzemolo o mentuccia.

Più avanti ri-pubblicherò questa ricetta anche sul blog Twitpolpette di cui faccio parte. E' un blog dedicato alle polpette dove, assieme a tanti altri blogger, raccogliamo le nostre ricette sul tema, con Daniela come capo gruppo per mantenere l'ordine. ;))

venerdì 11 marzo 2011

Quesadillas


Questi giorni sono un pò indaffarata, a volte ricordo solo all'ultimo momento che forse è giunto il momento di pranzare! Quando la fame attacca ma non ho tanto tempo per mangiare, questa piadina stile messicano, ovvero la quesadilla, è ideale. Si prepara in pochissimo tempo dato che quasi non si cucina, con gli ingredienti che (quasi sempre) ho in frigo. E' molto comoda anche da consumare davanti al computer e, se volete, da portare in ufficio. In questo caso, sarebbe meglio riscaldare la piadina nel microonde, altrimenti perdete la bellezza del formaggio filante.

per 4 quesadillas:

1 pacco di tortillas di 8 pezzi
1 pacco di 250 gr di cheddar o scamorza, a fette
4 friggitelli
4 pomodori secchi
un pizzico di coriandolo in polvere
qualche foglia di coriandolo fresco (se c'è, altrimenti saltatela)

Tagliate i friggitelli e i pomodori secchi a dadini e tritate il coriandolo fresco. Mescolateli in una ciotola assieme a un pizzico di coriandolo. Dividete in 4.
Adagiate una foglia di tortilla su una griglia di ghisa già calda e cospargete di 1/4 del trito di friggitelli e pomodori.
Appoggiate 2-3 fette di cheddar e coprite con un'altra foglia di tortilla.
Quando il formaggio sarà sciolto, girate per far dorare ambi i lati della quesadilla.
Fate lo stesso con le altre tre piadine.

Basteranno per 4 persone in dieta e 2 persone molto affamate. ;o))

lunedì 23 novembre 2009

Strudel di Cavolo Nero e Cavolo Friulano

Da tempo cercavo una ricetta per fare la pasta dello strudel che non sia pasta sfoglia. Mi riferisco a quell'impasto elastico che si può tirare fino ad avere una sfoglia quasi trasparente. L'avevo visto fare solo in tivù finché Magda, un'amica e una fedele lettrice :o)), mi ha girato la ricetta della sua mamma tramite un suo commento in un post. L'ho riportata quasi alla lettera qui sotto.
Sono davvero soddisfatta e contenta del risultato, anche dopo la prima prova. L'unica cosa (perdonami, Magda! :o)), per lo strudel dolce forse preferisco la pasta sfoglia.... Per quello salato però, d'ora in poi, userò questa pasta.

La sfoglia:
250 g di farina
1 pizzico di sale
1 uovo
50 gr di burro, sciolto e intiepidito
mezzo bicchiere di acqua tiepida
mezzo cucchiaio di zucchero (solo per lo strudel dolce)

Mescolate la farina, il sale e lo zucchero (se fate lo strudel dolce), quindi disponete a fontana.
In una ciotola sbattete l'uovo, aggiungete l'acqua e il burro liquefatto. Versate il tutto al centro della fontana e lavorate fino a ottenere una pasta liscia ed elastica.
Raccogliete l'impasto a palla e lasciate riposare, coperta con una pellicola, per circa 20 minuti, tempo di preparare gli ingredienti per il ripieno.
Questa dose di sfoglia, basterebbe per fare due strudel. Per questa ricetta vi serve solo la metà. Quindi, congelate l'atra metà della pasta fino al momento del bisogno, o usatela per fare un altro strudel, anche quello dolce. Va bene lo stesso, sarà soltanto meno dolce e meno dorata dalla sfoglia con lo zucchero.

Il ripieno:
300 gr di cavolo nero
500 gr di cavolo friulano*
1 spicchio d'aglio
1 peperoncino
2-3 filetti di acciuga
100 gr di feta
30 gr di uvetta, ammollata in acqua tiepida e strizzata
15 gr di pinoli, tostati
sale e pepe q.b.
olio extra vergine di oliva q.b.
latte q.b.

Lavate e mondate i cavoli. Scartate i torsoli e tagliate le foglie in listarelle grosse. Sbollentatele in acqua salata per circa 5 minuti, giusto per ammorbidirle leggermente. Scolate e strizzate.
Tritate l'aglio, l'acciuga e il peperoncino. Scaldate un pò di olio in una padella e soffriggete il trito.
Unite i cavoli e le uvette. Salate, pepate e lasciate cuocere per circa altri 5 minuti.
Togliate dal fuoco e aggiungete il feta sbriciolato e i pinoli. Mescolate per distribuirli bene.
Lasciate a parte a intiepidire.

Spruzzate un po' di acqua su un piano di lavoro e stendete un pezzo di carta da forno. L'acqua dovrebbe aiutare a tenere ferma la carta.
Prendete metà dell'impasto della sfoglia e tiratelo con un mattarello fino ad ottenere una sfoglia sottile, quasi trasparente. Spolverate di farina se serve, per evitare che si attacchi.
Distribuite il ripieno sulla sfoglia, lasciandone circa 1/3 libera.
Spennellate i bordi con il latte, arrotolate e chiudete lo strudel. Mettete la parte delle pieghe verso il basso per non rischiare che si apra durante la cottura.
Bucherellate lo strudel con una forchetta e spennellate la superficie con il latte.
Alzate i lembi della carta da forno e sollevateli per poter trasferire facilmente lo strudel in una placca da forno.
Infornate in un forno già caldo a 180°C (ventilato) per circa 25-30 minuti, fino alla doratura.

*Potete usare anche solo il cavolo nero se non avete il cavolo friulano. Non l'avevo mai provato prima e l'ho preso qui per curiosità.

P.S.:
Parlando del cavolo, giovedì scorso sono stata a Padova per la presentazione del "Libro del Cavolo" di Sigrid. Finalmente l'ho vista in carne e ossa ma, soprattutto, ho conosciuto di persona anche Carola, che ha organizzato l'incontro. Dovete sapere che la prima mail che ho avuto sull'indirizzo puracucina era di Carola, sapete che emozione!!! ;o)) Mi sono divertita davvero tanto. C'era Babuska, che ha portato un buonissimo salame (e non solo), e anche Nicodemo.
Grazie a Carola per avermi coinvolta, e anche a Chiara (una mia amica) per avermi fatto compagnia! :o) Se volete vedere un pò di foto e reportage della giornata, cliccate qui e qui, o anche qui.

venerdì 9 ottobre 2009

Zucchine Tonde Ripiene di Mozzarelle

Lo so, ormai la stagione delle zucchine sta finendo e avrei dovuto condividere questa ricetta con voi (decisamente) molto prima. La pubblico ora perché altrimenti devo aspettare fino alla prossima estate e corro il rischio di dimenticarmela. Ho pensato: magari qualcuno di voi ha la fortuna di avere queste zucchine tonde nel suo orto o, come me, riesce ancora a trovare le ultimissime della famiglia qui. In tal caso, vi suggerisco di provare subito questa ricetta. Con queste zucchine ripiene sono riuscita anche a far mangiare le verdure alla mia mamma!!! E' una gran cosa dato che lei, come magari anche i vostri figli, di solito non vuole nutrirsi di cose verdi. ;o) Omettendo l'acciuga, potrebbe essere anche un secondo vegetariano.

per 4 persone:

4 zucchine tonde da 250 gr circa
2 mozzarelle da 125 gr
1 filetto di acciuga sottolio (facoltativo)
una punta d'aglio

una manciata di prezzemolo

4 cucchiai di pangrattato

15 g di pinoli
, tostati
15 g di uvette
, ammollate in acqua tiepida e strizzate
una manciata di basilico
(10-15 foglie circa)
sale e pepe q.b.

olio extra vergine di oliva q.b.


Zucchine ripiene:
Tagliate le zucchine in due, lasciando circa due dita di polpa sulla parte del picciolo per formare una specie di coperchio. Con uno scavino (o un cucchiaino), svuotate le zucchine dalla parte "spugnosa" della polpa (quella con i semi per intenderci) per ottenere delle ciotoline. Lasciate circa 1,5 cm di polpa soda sui bordi e conservate quella che avete scavato per fare la salsa.
Sbollentate le zucchine in acqua salata per circa 5 minuti per le "ciotole" e 2-3 minuti per i "coperchi". Scolate e asciugate con la carta di cucina. Aiutatevi con una pinza per tirarle fuori dall'acqua delicatamente per evitare di romperle.
Tritate finemente l'acciuga assieme all'aglio e al prezzemolo. Strappate le mozzarelle con le mani per ridurle in piccoli pezzi, o aiutatevi con una forchetta se vi va meglio. Unite il trito, il pangrattato, le uvette e i pinoli. Regolate di sale e pepe. Il risultato finale non dovrebbe essere un composto appiccicoso. All'occorrenza, aggiungete ancora un po’ di pangrattato.
Dividete il ripieno in quattro e riempite le zucchine, cercando di fare delle cupolette. Sistematele in una teglia leggermente oleata e infornate per circa 15-20 minuti a 170°C (ventilato), fino alla doratura del ripieno.

La salsa:
Rosolate la polpa scartata che avete messo a parte con poco olio, sale e pepe. Quando si è ammorbidita e il colore diventa più lucido, aggiungete il basilico spezzettato con le mani sul momento. Appena il colore delle foglie diventa di un verde brillante (ci vogliono solo circa 30 secondi) spegnete il fuoco e frullate il tutto con un minipimer.
Se necessario, aggiungete l'acqua di cottura della zucchina, un cucchiaio alla volta, fino a ottenere la consistenza desiderata. Non deve essere troppo liquida, dovrebbe poter "velare" un cucchiaio. Sistemate la salsa al centro del piatto e appoggiate la zucchina ripiena sopra. Servite caldo.

martedì 16 giugno 2009

Quiche di Tofu e Ricotta

Di nuovo quiche??? Eh sì, mi piace cucinarle. Sono pratiche come stuzzicchini da aperitivo o per un pranzo in ufficio e posso sbizzarrirmi con il ripieno! Questa qui in particolare, era uno dei finger food che avevo fatto per Thomas e Monica. Quindi, a chi non interessa, abbiate pazienza, sto mantenendo la mia promessa!
La dose di pasta brisée che vi sto per dare, a parte il grana che ho aggiunto io, è una base che mi avevano insegnato al corso professionale di cucina che ho frequentato. La uso spesso perché funziona, non contiene uova ed è soprattutto molto semplice e facile da ricordare a memoria. Se siete pigri, comperate pure quella confezionata al supermercato ma, credetemi, non ci vogliono più di 10 minuti a farla e il risultato è nettamente migliore.

Per circa 25-30 mini quiche di diametro 5 cm:

Pasta brisée base:
200 gr di farina, setacciata
100 gr burro freddo, tagliato a cubetti
50 gr di acqua fredda (meglio acqua ghiacciata in estate)
25 gr grana o parmigiano, grattugiato (facoltativo)
sale q.b.

Ripieno:
150 gr tofu al naturale, tagliato a dadini (ho usato quello di Biolab e lo trovo qui)
250 gr di ricotta
30 gr di grana o parmigiano, grattugiato
2 uova
latte q.b. (circa 50 ml)
sale e pepe q.b.
semi di sesamo bianco e nero q.b. (per decorazione)

Mescolate uniformemente la farina con il sale e il grana in un recipiente concavo o direttamente sul piano lavoro. Incorporate il burro pizzicandolo agli ingredienti secchi fino ad avere una consistenza sabbiosa. Aggiungete l'acqua e lavorate velocemente fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo. Non lavoratelo troppo altrimenti risulta poco friabile. Avvolgete l'impasto con la pellicola e lasciate a riposare in frigorifero per almeno mezz'ora. In alternativa, potete anche congelarlo e usarlo quando vi serve. In questo caso, dovete tirarlo fuori dal freezer la sera prima e decongelarlo lentamente nel frigorifero.

Durante il periodo di riposo, preparate il ripieno. Frullate tutti gli ingredienti fino ad ottenere una crema. Dipende dalla marca, il tofu potrebbe essere più o meno duro, quindi vi consiglio di versare il latte poco alla volta per ottenere la consistenza giusta. Inserite un cucchiaio nella crema, si dovrebbe creare uno strato sottile che lo vela uniformemente.

Dopo il periodo di riposo, stendete la pasta brisèe tra 2 fogli di carta da forno fino ad avere lo spessore di circa 3 mm. Con una coppa pasta o un bicchiere rovesciato, tagliatela a cerchi con un diametro di circa 2 cm più largo rispetto agli stampini. Ho usato questi stampini per tartellette. Se usate gli stampi in silicone, adagiateli sopra una placca da forno. Appoggiate i dischi di pasta brisée sugli stampini e premeteli leggermente. Bucherellate i fondi con una forchetta (per far passare meglio il calore) e riempite ciascun stampo con circa 1 cucchiaio colmo di crema. Decorate i quiche con i semi di sesamo e infornate a 170°C in un forno ventilato preriscaldato (180°C se statico), per circa 25 minuti o fino alla doratura.

Trucco:
Collocate le quiche con il ripieno liquido nella griglia più bassa del forno. In questo modo avete una cottura più omogenea e non rischiate di avere il ripieno già troppo dorato ma la parte inferiore della pasta brisée è ancora cruda.

lunedì 8 giugno 2009

Quiche di Cipolla Rossa, Caprino e Feta

Con questa quiche ho partecipato ad un concorso di ricette per picnic ideato da Sigrid. Puntavo a vincere il robot di cucina e ad essere presente in un capitolo del suo libro in progress ma, evidentemente, avrei dovuto impegnarmi di più. Comunque, a casa mia queste tartine salate piacciono molto. Amate i formaggi ovini e le cipolle? Allora questa ricetta fa per voi! Potete farla in uno stampo per la crostata grande o in stampi più piccoli, in questo caso occorre meno tempo di cottura e sono più semplici da portare ad un pranzo al sacco o in ufficio.

Per 8-10 mini quiche

La pasta brisée al pecorino:
130 gr di farina, setacciata
20 gr pecorino romano stagionato, grattugiato
65 gr burro freddo, tagliato a dadini
35 gr acqua fredda
un pizzico di sale

Il ripieno:
3 cipolle rosse, tagliate a julienne
3-5 rametti di timo, sfogliati
1 uovo
50 ml panna fresca
30 gr di pecorino romano stagionato, grattugiato
140 gr (una confezione) di caprino di latte di capra
100 gr di feta, tagliato a cubetti
sale e pepe nero q.b.
olio extra vergine di oliva

Su un piano di lavoro mescolare bene la farina, il sale e il pecorino. Fare una fontana al centro di esso e disporci il burro freddo. Unirlo agli ingredienti secchi pizzicandolo fino ad ottenere una consistenza sabbiosa. Aggiungere l'acqua e lavorare velocemente fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo che non si attacchi al piano lavoro.
Se si usa il robot: lavorate la farina, il sale, il pecorino grattugiato e il burro fino ad avere la consistenza sabbiosa. Aggiungere l'acqua alla fine, partendo con una velocità bassa e gradualmente ad una velocità più alta fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo che si stacca dal bordo del robot.
Formare una palla e avvolgere con la pellicola. Lasciar riposare in frigo per almeno 30 minuti per rendere la pasta più elastica ed evitare che si restringa troppo durante la cottura.

Durante il tempo di riposo, preparare il ripieno. Soffriggere le cipolle con un po' di olio extra vergine di oliva a fuoco basso. Quando diventano trasparenti: salare, pepare, aggiungere il timo e mescolare bene. Dopo circa 1 minuto, spegnere il fuoco e lasciar raffreddare a parte.
In un recipiente, mescolare bene con una frusta il caprino, la panna, il pecorino e l'uovo. Salare, pepare e unire le cipolle e i dadini di feta all'impasto.

Preparare i vostri stampini per tartine. Non serve imburrarle dato che, contenendo tanto burro, l'impasto non si attacca. Stendere la pasta brisée fra due strati di carta forno fino ad ottenere uno spessore di circa 2-3 mm. Con una coppa pasta (o il bordo di un bicchiere rovesciato), tagliare a cerchi di un diametro 2 cm più largo rispetto agli stampini. Appoggiare i dischi di brisée sugli stampini, premendoli leggermente per farli aderire meglio. Bucherellare i fondi con una forchetta e riempire fino a 3/4 con il ripieno. Infornare a 180°C (165°C se ventilato) per circa 20-30 minuti, fino a doratura. Lasciar intiepidire le quiche e staccare dagli stampini con l'aiuto di uno spiedino di bambù. Sono ottime da mangiare tiepide e rimangono buone anche quando sono fredde.

mercoledì 22 aprile 2009

Crostino di Speck, Mozzarella e Zucchina

Questo crostino è venuto alla luce per pigrizia. Le giornate cominciano ad essere tiepide e comincio a preferire un pranzo leggero senza dover cucinare tanto. Così ho più tempo di pomeriggio per uscire a fare delle passeggiate o curare le mie piante nell'orto-terrazza. Secondo me, l'abbinamento speck-mozzarella-zucchina-timo funziona, nonostante sia nato perché non avevo scelta: erano gli ingredienti che ho trovato in frigo!

per 4-5 crostini:

1 panino tipo ciabatta o zoccoletto
50 gr di speck di Sauris
1 mozzarella da 100 gr, strappata con le mani in piccoli pezzi
1 zucchina piccola, grattugiata grossolanamente
2 rametti di timo limone, sfogliati
sale e pepe nero q.b.
olio extra vergine di oliva q.b.

Tagliate il pane a fette dello spessore di 2 cm circa. Fatele tostare leggermente in una padella antiaderente e inumiditele con un filo d'olio. In una ciotola, mettete la mozzarella, la zucchina, le foglie di timo e condite col sale, il pepe e l'olio extra vergine di oliva. Adagiate su ciascun crostino 1-2 fette di speck e l'insalata di mozzarella e zucchina.

Crostino with Speck, Mozzarella, and Courgette

This crostino came out of my laziness. The days are getting warmer and I start to feel like eating lighter lunches that don't involve lots of cooking. This way I'd have more time in the afternoon to have a walk or to do some gardening. In my opinion, the marriage between speck-mozzarella-courgette-thyme works, although I came up with it because I didn't have a choice: those were the ingredients I could find in my fridge.

Anyway, in case you're wondering, crostino (or crostini, if it's plural) is basically a tartlet made of slightly toasted bread. You can basically put whatever you like on top or just simply rub it with a bit of garlic and drizzle with good quality olive oil like Tuscany’s famous fettunta (which literally means oily slice of bread). The difference between bruschetta and crostino is their size: bruschetta is normally larger and crostino is usually bite-size.

makes 4-5 crostini:

1 ciabatta or zoccolleto bread (crispy outside and a bit soft inside)
50 g of speck from Sauris (smoked speck)
1 pack of 100 g of fresh mozzarella cheese, torn into small pieces by hand
1 small courgette, grated roughly.
2 sprigs of lemon thyme
salt and black pepper
extra virgin olive oil

Cut the bread into 2 cm thick slices, brown them lightly on a non-stick pan, and drizzle the surface with a touch of extra virgin olive oil. In a bowl, put your mozzarella, courgettes, and thyme. Season them with salt, pepper, and olive oil. Mix well. On top of each crostino, lay 1-2 slices of speck and a spoon of your mozzarella e courgettes salad.