venerdì 21 agosto 2009

In Ferie!


















Questa sarà la mia colazione per un paio di settimane. Mi abbufferò di jamon, chorizo, arroz negro e pesce alla plancia. Farò il giro di tapas e mercati, e già che ci sono, passerò anche a vedere le meraviglie di Gaudì. ;o) Come minimo intendo tornare a casa con una scatola di paprica affumicata e la padella per la paella.
Se il wi-fi degli alberghi funziona davvero, visiterò il blog per metterlo in ordine e cercare di fare la traduzione in inglese, che ho un po' abbandonato per mancanza di tempo. Per un nuovo post, ci vediamo la seconda settimana di settembre!

Ah, la foto non è mia. l'ho presa da un sito dove trovate anche la ricetta in inglese. Non l'ho ancora testata, ma se volete provarla guardate qui.

mercoledì 19 agosto 2009

Zuppa Fredda di Pomodori

Questa ricetta ricorda un gazpacho, ma è la zuppa fredda di pomodori dello chef Locatelli, presa dal suo libro "Made in Italy". Il gusto è molto delicato, dato che non si usano né cipolla né aglio, come invece, succede nel gazpacho. Poi, ho aggiunto io le verdure a dadini, che la ricetta originale non prevede.
Ho fatto questa zuppa per una cena con amici, e l'ho servita nelle tazzine del caffè. In mini porzioni, potete servirla come amuse-bouche, per stuzzicare l'appetito. Anche se, questa volta, mi serviva più che altro per pulire il palato, tra l’aperitivo e l’antipasto. Altrimenti, servita nelle ciotole più grandi, questa zuppa potrebbe essere un primo molto leggero e rinfrescante. Perfetta per le giornate più calde dell'anno! Ah, dimenticavo, si prepara velocemente e senza accendere i fornelli!!!

Si fa tutto a occhio, l'importante avere 2-3 tipi di pomodori di buona qualità, meglio se, tra questi, ci sono i cuori di bue. Così suggeriva lo chef e io l’ho seguito! Ho usato alla fine tre tipi: cuori di bue, pomodorini e ramati. Grazie ad alcuni amici dei miei suoceri, dotati di immensi orti, questi giorni sono molto fornita di vari tipi di pomodori! ;o)

Tagliate i pomodori in spicchi e togliete i semi, raccogliendoli in una ciotola. A dire la verità lo chef Locatelli li sbuccia pure, ma io non ho la sua pazienza, o meglio, i suoi aiuto-cuochi. ;o) Quindi, frullate la polpa con un robot, aggiungendo una presa di sale, un goccio di olio extra vergine di oliva e un goccio di aceto. Io ho usato questo aceto di Peck che trovo sia leggermente dolciastro, ma va bene anche quello di vino bianco, di mele o, a mio avviso, anche il mirin. Se siete diligenti, usate un passaverdura al posto del robot e sarete premiati con un colore più brillante. Secondo lo chef, le lame del robot tendono a scaldarsi, quindi scaldano anche i pomodori e ne cambia il colore. Se volete un rosso intenso potete aggiungere un po’ di pasta di pomodoro, io non l'ho usata. La mia zuppa sembrava troppo liquida, quindi ho aggiunto anche poca mollica di pane. Passatela al setaccio per aiutarvi a scartare la buccia ed eventuali semi rimasti. Se vi sembra che sia troppo densa, aggiungete un goccio d’acqua. Refrigerate fino al momento di servire.

Ora, passate al setaccio anche i semi di pomodori raccolti nella ciotola e conservatene l'acqua. Salate e versate nello stampo per i ghiaccioli e congelate. A parte, togliete i semi e tagliate i pomodori verdi, pomodori rossi e i cetrioli a dadini piccoli. Condite col sale e l'olio extra vergine di oliva. Nel mio caso, ho usato l'olio al basilico.
Servite la zuppa fredda con dei ghiaccioli all'acqua di pomodoro (che aiutano a mantenerla fresca) e le verdure a dadini in superficie. Avrete ottenuto la giusta consistenza se non affondano facilmente. Altrimenti, appoggiate le verdure sopra i ghiaccioli, così almeno rimangono a gala per qualche istante, fino a quando non si sciolgono.

Per altre idee interessanti sul gazpacho, guardate questi altri siti.

martedì 11 agosto 2009

Bastoncini di Pollo al Coriandolo

Sono scemenze, di fatto sono una specie di milanese di pollo in miniatura, in modo che si possano mangiare con le mani. Fatti in questo modo, potrebbero essere un'idea anche per le feste di compleanno dei vostri figli. Serviteli magari nei bicchierini di plastica o nei cartocci di carta assieme alle patate fritte e il ketchup. Di sicuro andranno a ruba, e non solo tra i piccoli! ;o) Ho aggiunto i semi di coriandolo perché si sposano bene con il pollo e danno un buonissimo profumo.

Per 2-3 persone


300 gr di petto di pollo, tagliato a strisce grandi come un dito
1 cucchiaio di semi di coriandolo, tostati e ridotti in polvere
(1 cucchiaino colmo se usate quello già in polvere)
sale e pepe q.b.
1 uovo, diluito con un goccio d'acqua e sbattuto
farina q.b.
pangrattato q.b.
olio di arachidi q.b., per friggere

Condite il pollo con il sale, pepe e metà del coriandolo. Lasciatelo a marinare per circa mezz'ora. Aggiungete l'altra metà del coriandolo nel pangrattato e mescolate bene. Arrotolate le strisce di pollo prima nella farina, poi nell'uovo sbattuto e, infine, nel pangrattato. Ripetere l'operazione 2 volte se volete avere una crosta più spessa. Friggete in un abbondante olio di arachidi. Scolate su una carta paglia e date un'ultima spolverata di sale se serve. Servite caldo. Volendo potete anche fare questo petto di pollo impanato in fette più grandi e servirlo come secondo.

domenica 9 agosto 2009

Torta Rovesciata di Fichi e Pinoli

Questa torta non è proprio dietetica. Di conseguenza, non è per chi si preoccupa del suo aspetto in costume da bagno! Io preferisco dover cambiare la taglia che rinunciare ai fichi, così ho anche una scusa per fare shopping! ;o) Se volete renderla più leggera potete sostituire il burro con l'olio vegetale, ma il risultato finale è decisamente meno buono. Un consiglio: la compagnia di una pallina (o due) di gelato ai pinoli renderebbe questa torta e le vostre cavie ancora più felici. ;o)
La dose riportata qui sotto è per una tortiera di 18 cm di diametro, per 6-8 persone. Raddoppiatela per uno stampo più grande.

4-6 fichi non troppo maturi, tagliati in 4 spicchi
210 + 65 gr di zucchero di canna biondo
70 ml di acqua

1 uovo
la scorza e il succo di 1/2 limone
, non trattato
65 gr burro liquefatto + altro per ungere lo stampo
80 gr di farina 00, setacciata
6 gr (1 cucchiaino) di lievito per dolci
20 gr (2 cucchiai) di latte
20 gr di pinoli, tostati

Sciogliete, a fuoco medio, 210 gr di zucchero con l'acqua. Appena lo sciroppo prende il bollore, aggiungete i fichi. Fateli cuocere per circa 3 minuti, girandoli ogni tanto in modo che siano velati di sciroppo. Togliete dal fuoco quando si ammorbidiscono leggermente.
Preriscaldate il forno ventilato a 160°C (170°C statico). Rivestite la tortiera con la carta di forno e ungetela con il burro. Cospargete il fondo dello stampo con i pinoli. Sistemate i fichi a modo di fiori, alternandoli tra il lato della buccia e il lato della polpa, e versate circa un terzo dello sciroppo.
In una ciotola, sbattete l'uovo e 65 gr di zucchero. Aggiungete il burro (sciolto in precedenza per qualche secondo nel microonde, a temperatura più bassa) e amalgamate bene. Unite la scorza e il succo di limone. Incorporate la farina e il lievito e, infine, il latte. Versate l'impasto delicatamente, una cucchiaiata alla volta, sopra i fichi sciroppati. Infornate per circa 25-30 minuti, fino a quando la torta non si è dorata e uno spiedino di bambù non esce pulito dal centro di essa.
Rovesciatela in un piatto piano in modo che il fondo diventi la superficie. Servite tiepida a fette. Inumidite la fetta con lo sciroppo rimasto, qualche pinolo tostato e, ribadisco, del gelato ai pinoli.

venerdì 7 agosto 2009

Salsa di Melanzane e Peperoni Arrostiti

Siete un po' perplessi sui libri di cucina che costano quattro soldi? Anch'io lo ero, invece basta scegliere con attenzione per evitare le fregature. Mettete a disposizione quei 5 minuti in più per leggere almeno una ricetta prima di comperarli. Fate caso se i procedimenti sono scritti in modo chiaro e se la lista degli ingredienti e le misure hanno senso.
Una collana economica che, a mio avviso, merita la nostra considerazione, è "Ricette Perfette" di Gribaudo Edizioni. Ho provato tante ricette e, fino ad oggi, tutte hanno funzionato, inclusi i dolci. Qui, come sappiamo, se si sbagliano le proporzioni e i grammi, sono guai.
Questa salsa per i crostini è presa da uno dei libri della collana: "Tapas". Poi, come succede, l'ho adattata al mio gusto personale. La ricetta originale prevede il limone, ma la preferisco senza. Non avevo il coriandolo fresco e non ne vado matta, quindi ho usato il prezzemolo. Inoltre, l'aglio non andrebbe arrostito prima nel forno come ho fatto io, ma va direttamente tritato e soffritto. Però, preparandolo a modo mio, trovo che il sapore dell'aglio sia più dolce e delicato.

La dose sufficiente per spalmare 15-20 crostini

1 peperone rosso di 250 gr circa
1 melanzana di 250 gr circa (ho usato quella bianca, l'ho presa qui)
uno spicchio d'aglio
una manciata di coriandolo fresco
, tritato (ho usato il prezzemolo)
paprica q.b. (ho usato circa 2 cucchiaini colmi!!!)
il succo e la scorza di 1/4 di limone (l'ho saltato)
sale e pepe q.b.
olio extra vergine di oliva q.b.

Preriscaldate il forno a 200°C. Punzecchiate la melanzana e arrostite, assieme al peperone e all'aglio in camicia, per circa 20 minuti, fino a quando la buccia del peperone si è annerita leggermente e la melanzana si è ammorbidita. Lasciate intiepidire coperti con una ciotola di acciaio. In questo modo si ammorbidiscono con il loro vapore e vi facilità la spellatura. Eliminate la buccia e i semi del peperone. Dividete la melanzana in due per il lungo e ricavate la polpa con un cucchiaio. Tagliate entrambi a tocchetti grossi.
A fiamma media, scaldate un po' di olio in una padella e aggiungete la polpa d'aglio. Unite la melanzana e il peperone, fate soffriggere. Aggiungete la paprica, salate e pepate. Quando si saranno appassiti, spegnete il fuoco e unite il prezzemolo (o il coriandolo). Tritate finemente il tutto con un coltello o passatelo per qualche secondo al robot. Se usate la scorza e il succo di limone, aggiungeteli ora. Regolate la consistenza unendo, poco alla volta, l'olio extra vergine di oliva. Deve essere spalmabile.
Servite tiepida o a temperatura ambiente su dei crostini per un aperitivo. Se vi avanza, è ottima anche per accompagnare i cvapcici al posto dell’ ajvar!!!