sabato 26 febbraio 2011

Strudel di Banane e Cioccolato, audiovisivo!


Oggi la ricetta è incorporata nel filmato che vedete qui sotto! E' una mia video intervista realizzata dal Friuli Future Forum (FFF) per la rubrica "Cibo2020" del loro sito "3Flog". In questa occasione vorrei ringraziare Rossella, una food-blogger friulana trapiantata a Roma, per avermi messo in contatto con Chiara e Gianluca, i due addetti stampa del FFF. Entrambi i siti meritano di essere seguiti; grazie a loro sto scoprendo davvero tante cose sul territorio friulano.
Senza troppe parole, eccomi nella cucina da dove escono i piatti che vedete apparire in questo blog! :o)) Ah, una cosa, non fateci troppo caso se sbaglio la grammatica! ;p

mercoledì 23 febbraio 2011

Spaghetti di Gragnano alle Vongole Cremose e Seppie Scottate


Questo è il piatto creativo che Tania e io abbiamo fatto nel terzo episodio della Scuola. Abbiamo avuto come chef ospite, Viviana Varese, patron del ristorante Alice di Milano, nonché miglior chef donna dell'anno secondo l'Identità Golose! Mi è piaciuta molto la sua cucina: fresca, leggera, colorata ed elegante. Se mi concedete un pò di vanità, nel mio piccolo (ma proprio piccolo piccolo, eh!), mi ci ritrovo. ;p Quanto meno, un giorno mi piacerebbe poter cucinare come lei. :o)) Avrei voluto che questo si (intra)vedesse, peccato che quel giorno ho fatto un pò una figuraccia, la nostra pasta era scotta e sciapa! :o(
In questa ricetta abbiamo pensato di rendere più cremosa la salsa con una patata. Inoltre, abbiamo tritato le vongole per poterle distribuire più omogeneamente sugli spaghetti, in modo che in ogni boccone il commensale riesca a trovare qualche pezzetto di vongola. Ecco il perché delle vongole cremose.
In due abbiamo fatto fatica a finire questo piatto in 30 minuti, siamo riuscite ad impiattare la pasta solo a 20 secondi dalla fine, e si vedeva! ;p Ci sono tanti elementi da curare. Se dovete fare tutto da soli, vi suggerisco di preparare il vostro olio al prezzemolo e la scorza di limone in anticipo, con calma.

per 2 persone

Olio al prezzemolo
una manciata di prezzemolo, solo foglia
olio extra vergine di oliva q.b.

Sbollentate il prezzemolo per circa un minuto. Raccoglietelo con una schiumarola appena il colore diventa di un verde brillante.
Immergete subito in acqua e ghiaccio per bloccare la clorofilla.
Togliete il prezzemolo dall'acqua, strizzate e asciugate per bene con una carta da cucina. Frullate assieme a un po' di olio di extra vergine di oliva.

Scorza candita di limone
la scorza di 1 limone di Amalfi, tagliata a julienne
25 gr di zucchero
50 ml di acqua

Mettete tutti gli ingredienti in una padella e fate ridurre a fuoco basso, fino a quando la scorza sarà trasparente e lo zucchero avrà una consistenza sciropposa.
Lasciate raffreddare a parte.

Spaghetti alle vongole cremose e seppie scottate
400 gr di vongole, anche 500 gr, suvvia! ;o)
4 seppioline
150 gr di spaghetti di Gragnano
1 spicchio d'aglio
1 patata piccola, tagliata a dadini
1 carota
1 gambo di sedano
1/2 cipolla
la scorza di 1 limone biologico
olio extra vergine di oliva
sale

Preparate il brodo dove cucinerete la pasta con la scorza di limone, la carota, il sedano, la cipolla e i tentacoli delle seppie. Tagliate a julienne le rimanenti seppie.
In una padella fate rosolare uno spicchio d'aglio in camicia. Toglietelo quando sarà leggermente dorato e versate le vongole.
Aspettate che si aprano e toglietele dalla padella. Pulite dal guscio, ma lasciatene 6 intatte per la decorazione. Tritate grossolanamente il resto.
Fate cuocere la patata nell'acqua delle vongole fino a quando sarà tenera. Se si asciuga troppo, potete aggiungere un po' di acqua. Frullate per ottenere una crema. Assaggiate e salate solo se necessario.
Nel frattempo, fate bollire la pasta nel brodo per qualche minuto. Trasferitela in una padella ben calda e cominciate a cuocerla a modo di risotto, versando il brodo un mestolo alla volta. Salate leggermente a metà cottura.
A fine cottura, togliete la pasta dal fuoco e mantecate con la crema di patate e la battuta di vongole. Impiattate.
Scottate per qualche secondo la julienne di seppie con poco olio, in una padella rovente. Salate e appoggiatele sopra la pasta.
Finite la decorazione con 3 vongole intere in ogni piatto, un giro di olio al prezzemolo e qualche scorza di limone candita.

domenica 20 febbraio 2011

Cheesecake di Crema Candita di Ricotta


Questa è una ricetta di cui sono molto orgogliosa. Ogni volta che preparo questo dessert, faccio rimanere a bocca aperta i miei commensali. Vi sembrerà complicato solo per via della presentazione, ma i suoi due elementi sono davvero facili e veloci da fare. Visto che sono stata generosa a svelarvi questa mia arma vincente, desidererei che almeno voi mi citaste tutte le volte che farete questo dolce! ;o)) 



per 8 cheesecake 



Pan di Spagna
3 uova, a temperatura ambiente

105 gr di zucchero semolato

75 gr di farina 00, setacciata

15 gr di acqua tiepida

1 cucchiaio circa di olio vegetale



Montate l'uovo e lo zucchero con una frusta elettrica per circa 10 minuti fino ad ottenere un composto spumoso e biancastro. La consistenza dovrebbe assomigliare a una mousse e quando alzate la frusta dovrebbe lasciare una traccia.

Aggiungete e amalgamate la farina, un cucchiaio alla volta. Mescolate delicatamente con una spatola facendo i movimenti dal basso verso l'alto. 
Infine, incorporate l'acqua, sempre con lo stesso movimento.

Rivestite 2 placche di misura 30x40 cm circa con la carta da forno. Con un pennello, ungetele leggermente con l'olio. Questo accorgimento evita che il pan di Spagna si attacchi troppo.
Dividete il composto nelle due placche e cercate di allargarlo con la spatola per fare uno strato sottile di 0,5 cm circa.

Infornate in un forno ventilato già caldo a 170°C per 8 minuti o fino alla doratura. 

Lasciate raffreddare a parte senza staccare.
Prendete un anello da pasticceria (o un bicchiere) di diametro 8 cm e ricavate 8 dischi da ogni placca.

Crema candita di ricotta
750 gr di ricotta fresca di buona qualità
250 gr di mascarpone
125 gr zucchero a velo + altro per decorazione

60 gr di frutta esotica candita (papaia e ananas)

40 gr di arancia candita + altro per decorazione

1 cucchiaino di acqua di fiori d'arancio (facoltativa) 



Tagliate la frutta candita a dadini.
In un'ampia ciotola, mescolate lo zucchero a velo con il mascarpone.

Passate la ricotta al setaccio con una maglia fina per ben 3 volte. Questo procedimento è molto importante per ottenere una consistenza cremosa e non granulosa, come succede con la ricotta.

Amalgamate la ricotta al mascarpone con una frusta e cercate di montare leggermente la crema per renderla più soffice.

Aggiungete la frutta candita e l'acqua di fiori d'arancio, mescolate delicatamente con una spatola, dal basso verso l'alto.

L'acqua di fiori d'arancio conferisce un profumo particolare, che mi ricorda il Medio Oriente e il sud della Spagna in primavera. Dovete usarla con parsimonia, altrimenti diventa nauseante. In alternativa, potete usare la buccia grattugiata di un'arancia non trattata.

Potete gustare questa crema subito, ma sarebbe meglio lasciarla in frigorifero per una notte prima di consumarla. In questo modo la frutta candita avrà il tempo per ammorbidirsi e darà più profumo alla crema.



Presentazione

Assemblate i cheesecake all'ultimo momento, giusto prima di servirli. Vi consiglio di munirvi di un anello da pasticceria. Lo potete trovare facilmente nei negozi casalinghi con un prezzo abbordabile. Prendete quello regolabile o quello di 8 cm che, a mio parere, è la misura ideale. E' un investimento utile che vi farà fare bella figura, non solo per assemblare i dolci cremosi ma anche per impiattare altre pieatanze. Altrimenti, pazienza, il vostro dolce sarà meno bello ma sarà buono lo stesso.

Appoggiate l'anello al centro del piatto e inserite un disco di pan di Spagna. Aggiungete 2-3 cucchiai di crema, cercando di distribuirla bene. Finite con un altro disco, con la parte dorata verso l'alto. Premete leggermente e tirate via l'anello delicatamente. 
Spolverate il cheesecake con lo zucchero al velo e decorate con qualche strisce di arancia candita.

Questa ricetta è stata scritta per la mia nuova rubrica settimanale di cucina. Da due settimane collaboro con il sito Udine20: se volete, ogni sabato mi potete leggere anche ! :o))

giovedì 17 febbraio 2011

Risotto al Lapsang Sauchong con Composta di Cipolla Rossa e Ribes


Non so se state seguendo o meno "La Scuola- Cucina di classe 2"; a cominciare dalla seconda puntata della Scuola dobbiamo gareggiare in coppia fino a quando rimarranno solo 4 squadre. Al sorteggio della bandana ho avuto in sorte il colore turchese, come Tania, che ora è la mia bellissima compagna di banco di origine venezualana. E' destino, le due straniere della classe nella stessa squadra!!! :D
Questo risotto è il primo piatto creativo che abbiamo fatto, ispirandoci al piatto dello chef ospite, Salvatore Tassa. La sua ricetta originale potete leggerla qui. Tra gli ingredienti ci sono il brodo di castagno e il civet di lepre, tutti e due (per fortuna!) sono stati fatti dallo chef. Ora, per rifare il risotto a casa, non ci penso nemmeno a mettermi a scortecciare il castagno! ;o))
Il civet, perdonatemi, ma lo salterei. Invece, affidandomi al mio "naso", ho cercato un'alternativa a quel meraviglioso brodo. Mi ricordo che assomiglia molto al tè, perché di base è un'infusione del legno. Ho letteralmente annusato i vari tè che ho nella dispensa è la mia scelta è caduta sul Lapsang Sauchong, un tè affumicato, che mi ricorda vagamente un profumo legnoso del brodo di castagno.

per 2 persone

Composta di cipolla rossa
30 gr di cipolla rossa di Tropea, tagliata a dadini
30 gr di zucchero semolato
15 gr di acqua

Mettete tutti gli ingredienti in una piccola casseruola.
Fate ridurre a fiamma bassa, mescolando e schiumando di tanto in tanto.
A metà cottura, frullate il tutto (fuori fuoco) con il minipimer per avere una polpa di cipolla più vellutata.
Rimettete di nuovo sul fuoco e lasciate che la composta arrivi alla densità di una marmellata.
Raffreddate.

Composta di ribes
30 gr di ribes
30 gr di zucchero semolato
1 cucchiaio di acqua

Raccogliete il ribes e lo zucchero in una piccola casseruola.
Schiacciate i chicchi con un cucchiaio per far fuoriuscire il succo.
Fate andare la composta su una fiamma bassa.
A metà cottura circa, passate il tutto con il collino per togliere i semi e la buccia.
Rimette sul fuoco e fate andare fino ad arrivare alla corretta consistenza.
Raffreddate.

Risotto al Lapsang Sauchong
circa 1 l di acqua
1 cucchiaino di tè Lapsang Sauchong
120 gr di riso carnaroli
1/2 scalogno, tritato
1/2 cucchiaio di burro
20 gr di mozzarella fresca, tritata finemente
qualche chicco di ribes
olio extra vergine di oliva delicato
sale

Fate bollire l'acqua e preparate il tè. Dopo 5 minuti, scartate le foglie.
Lasciatelo sul fuoco basso per averlo sempre caldo, come se fosse un brodo.
A fiamma bassa, fate appassire lo scalogno con un po' di olio.
Aggiungete il riso e aumentate la fiamma per tostarlo leggermente, fino a quando i chicchi saranno caldi.
A questo punto, cominciate a versare il tè caldo, un mestolo alla volta, aggiungendolo ogni volta che il liquido è quasi assorbito del tutto dal riso.
Procedete mescolando il risotto di tanto in tanto.
Salate a fine cottura, quando il riso sarà quasi del tutto cotto ma sentite ancora l'anima croccante del riso sotto i denti.
Togliete la padella dal fuoco e mantecate con il burro e la mozzarella tritata. Agitate la padella energicamente o aiutatevi con un mestolo.
Se vi sembra che il risultato finale sia troppo denso, potete aggiungere un po' di brodo, magari un cucchiaio alla volta, per evitare di esagerare.
Impiattate e fate cadere delle gocce di marmellate sul riso, alternando tra quella di cipolla rossa e quella di ribes.
Infine, decorate con qualche chicco di ribes per bilanciare il piatto con un tocco di freschezza e di acidità.

P.S.: Questa volta la foto non è mia ma di Francesco Vignali.

lunedì 14 febbraio 2011

Tortino Fondente al Cioccolato


Non festeggio molto il giorno di San Valentino, mi sentirei troppo sdolcinata! Però se mi arrivasse un bouquet di fiori, tipo dei bei carciofi romani, sarei contentissima! ;o))
Vabbé, comunque sia, vorrei augurarvi una bella giornata passata con i vostri cari. Visto che è una giornata di lavoro, non so se pensavate di passare la serata massacrandovi davanti ai fornelli per preparare una cena romantica, nel caso, vi do una ricetta di un dolce semplice che ritengo sia molto sensuale! :o)) Poiché contiene il cioccolato, dicono sia anche afrodisiaco, ma non potrei darvi garanzie. Provatelo e poi mi sapete dire! ;p

per 4 tortini:

100 gr di cioccolato fondente al 50-75%
60 gr di burro + altro per imburrare
60 gr di zucchero di canna
30 gr di farina 00, setacciata
2 gr di lievito per dolci
120 gr di uova (2 grandi)
cacao q.b.
zucchero a velo

Fate scogliere il cioccolato e il burro a bagnomaria in una bastardella: un recipiente concavo di inox.
In un'altra ciotola, amalgamate la farina, il lievito, lo zucchero e le uova. Aiutatevi con una frusta.
Unite il cioccolato sciolto all'impasto, poco alla volta, e mescolate con una spatola.
Imburrate gli stampi di alluminio e rivestiteli di cacao.
Successivamente, riempiteli fino al 3/4 con il composto.
Infornate a in un forno ventilato già caldo a 200°C per 7 minuti.
Togliete dal forno e aspettate per circa un minuto prima di togliere i tortini dallo stampo.
Rovesciate su un piattino e decorate con lo zucchero a velo.
Se siete golosi, potete mettergli accanto una pallina di gelato alla vaniglia o al cioccolato. Mi raccomando, però, non di quello industriale! Altrimenti rovinate la magia! ;p

sabato 12 febbraio 2011

Crema Speziata di Lenticchie Rosse


Dopo una settimana di sole qui, in Friuli, sta venendo brutto di nuovo e io sono anche un po' raffreddata. :o( Ci voleva qualcosa di caldo e speziato per scaldarmi la pancia. Sfogliando tra i vari libri di cucina mi è venuta l'idea di fare questo piatto. Di base è un dahl indiano: una zuppa speziata di lenticchie, che può essere più o meno densa. La versione originale usa diversi tipi di spezie che, per rendermi la vita meno complicata, ho sostituito con il garam masala, è una miscela che contiene all'incirca tutte le spezie della ricetta che ho letto! Sono stata furba, eh? ;o)) Alla fine, per rispetto verso gli indiani, sarebbe meglio dare un altro nome a questa crema! :o))

per 2 persone:

2 tazze di caffè di lenticchie rosse
1,2 l di acqua
1 scalogno, tagliato a dadini
1 carota piccola, tagliata a dadini (facoltativa, solo perché giaceva nel frigo!)
1 punta d'aglio, tritata
1 cm di zenzero, sbucciato e tagliato a fette
1 cucchiaino di garam masala
1 cucchiaino di curcuma in polvere
2 cucchiai di yogurt al naturale
qualche filo di erba cipollina
olio di senape (o di arachidi)
sale pepe

A fuoco basso, scaldate un po' di olio in una casseruola a fondo spesso e rosolate l'aglio, la cipolla e lo zenzero.
Quando saranno lucidi e profumati, aggiungete il garam masala e, successivamente, le lenticchie. Fatele tostare leggermente.
Versate l'acqua e alzate la fiamma. Lasciate cuocere per circa 25-30 minuti, fino a quando le lenticchie sono disfate e la zuppa ha una consistenza cremosa.
Togliete i pezzi di zenzero e aggiungete il sale, il pepe e la curcuma, quindi, mescolate. Mi raccomando, quando cucinate i legumi, salate solo alla fine!
A questo punto, volendo, potete anche frullare la crema con un minipimer per una consistenza più vellutata.
Servite caldo con un cucchiaio di yogurt e dell'erba cipollina. Meglio ancora se avete del pane indiano (il naan) per fare "scarpetta"!

sabato 5 febbraio 2011

La Scuola - Cucina di Classe 2

Quindi??? Avete visto la prima puntata della Scuola 2? Allora ora vi posso svelare cosa c'è sulla copertina del mensile Gambero Rosso di questo mese! Eccoci i 16 studenti che hanno superato la prima prova individuale di eliminazione!


Se volete conoscere meglio i concorrenti e partecipare attivamente alle conversazione sul talent show abbiamo anche un gruppo dedicato su facebook e un blog ufficiale. Vi aspetto numerosi! Così magari arriva anche qualcuno a tifare per me! ;o))

Nella prima settimana ho passato la "scrematura" iniziale con il voto più alto e ne sono contentissima! Addirittura un 9 da Toni Brancatisano, la vincitrice della scorsa edizione, che mi ha perfino detto che se un giorno aprissi un ristorante, verrebbe a mangiare da me!!! Poi, due 8 da Allan Bay e dalla direttrice della Scuole del Gambero Rosso, Francesca Riganati, wow!!! ;o)) Spero di poter fare altrettanto bene settimana prossima e di essere meno agitata. Sarà dura, ma ci proverò!

Nel caso a qualcuno interessi, qui sotto trovate la ricetta del piatto che ho fatto nella prova.


per 2 persone:

Purè di carote:
5-6 carote carnose
1/2 cucchiaio di burro
latte q.b.
noce moscata, grattugiata fresca, a piacere
sale

Tagliate le carote a rondelle e cuocete al vapore finché sono tenere.
Versate il tutto in un vaso da minipimer. Aggiungete il sale, la noce moscata, il burro e un goccio di latte.
Frullate e continuate ad aggiungere il latte a filo fino a quando arrivate a una consistenza cremosa, o a quella che piace a voi.
Tenetelo al caldo, meglio se a bagnomaria.

Straccetti di maiale al pepe nero e soia:
250 gr di lonza di maiale
3 cm di zenzero, tagliato a fette
2 cucchiai di salsa di soia (kikkoman)
1/2 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaino di maizena o farina
una punta d'aglio, ridotto in una crema
abbondante pepe nero, macinato sul momento
1/4 di cipolla, tagliata alla julienne sottilissima
olio di arachidi
acqua q.b.
sale

Sbucciate lo zenzero, tagliatelo a fette. Schiacciatelo leggermente con la lama del coltello e il palmo della vostra mano.
Tagliate la lonza a fette e assottigliatele con un batticarne fino a ottenere uno spessore di 3 mm circa. Aiutatevi battendo una sola fetta alla volta coprendola con la pellicola, così la carne non si disfa. Successivamente, tagliate a strisce diagonalmente.
Marinate la carne in una ciotola con metà dello zenzero, metà della salsa di soia, lo zucchero, un pò di pepe e un pò di olio. Massaggiatela per far penetrare meglio il condimento. Lasciate a parte, sarebbe meglio per almeno 30 minuti.
Dopo il tempo di riposo, aggiungete la farina e mescolate in modo che copra omogeneamente la carne.
Scaldate bene 2 cucchiai circa di olio in una padella o, meglio ancora, un wok.
Aggiungete il resto dello zenzero e la crema di aglio. Fate attenzione a non bruciarla.
Appena sentite il profumo dell'aglio cotto, unite gli straccetti e mescolate. Aggiungete la rimanente salsa di soia, abbondante pepe nero e la cipolla. Saltate il tutto energicamente.
La lonza non deve cuocere al lungo, è già cotta appena prende il colore biancastro. Mentre la cipolla deve risultare trasparente ma ancora croccante.
Infine, versate un goccio di acqua, quanto basta per creare una salsa abbastanza densa.
Visto che la sapidità è una cosa soggettiva, potete aggiustarla a vostro gradimento con la salsa di soia o con il sale.
Servite caldo assieme al purè di carote.