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giovedì 14 novembre 2013

Ein Prosit XV!


La 15° edizione di Ein Prosit parte oggi alla grande! Due nomi stellati della cucina italiana aprono i battenti della prestigiosa manifestazione organizzata dalla Co.pro.tur del Tarvisiano. In primis, lo chef friulano Andrea Canton del Ristorante “La Primula” di San Quirino (PN) terrà una cena intitolata “Il Giallo” che fa parte delle tre cene colorate “Welcome Home” in cui gli chef saranno ospitati nelle cucine di tre famiglie Tarvisiane. Nelle prossime serate ci saranno la chef Antonia Klugmann del Ristorante “L’Argine” di Dolegna del Collio con “Il Marrone”, un menù ispirato all’autunno; e lo chef Massimiliano Sabinot dello storico Ristorante “Vitello d’Oro” con “Il Verde”.

L’altra cena che inaugura l’evento è quella di uno chef a me molto caro, Igles Corelli. Chi mi segue da tempo forse si ricorda che più di due anni fa (da quando aggiorno pochissimo il blog, insomma ;) ), ho partecipato a un talent show del Gambero Rosso Channel in cui sono arrivata seconda. Ebbene, nel programma ho avuto lo chef Corelli come mentor e, quindi, una parte della mia conoscenza ora, la devo alla sua bontà e generosità. A malincuore stasera non riuscirò ad andare alla sua cena ma, mi raccomando, cercate di andare voi e poi fate tante foto e me la raccontate, d’accordo? La serata si terrà a La Baita di Beatrice a Val Bartolo Camporosso con la collaborazione della Macelleria Zivieri: è un evento imperdibile soprattutto per gli amanti della ciccia! ;) Se vi ho convinto ad andare, cliccate qui per prenotare i posti.

Altri nomi importanti non mancano, quest’anno le stelle della cucina italiana d’autore brillano a Malborghetto e Tarvisio per Ein Prosit. Mi verrebbe un post troppo lungo se le nominassi tutte! Intanto, in agenda ho segnato gli incontri “Alta Scuola dei Sapori” curati da Paolo Marchi che coinvolge lo chef Sloveno Tomaž Kavčič, Ciro Salvo, Peppe Stanzione, Daniela Cicioni e Paolo Parisi. Poi, da amante dei dessert, non potrò sicuramente mancare ai laboratori e degustazioni di Gianluca Fusto e Loretta Fanella. Se siete appassionati di vini, allora meglio prenotare subito un albergo a Malbroghetto, così ci dovete solo andare a piedi, per seguire i laboratori di Bepi Pucciarelli  e i vari incontri e degustazioni guidate dai vari professionisti del settore, come Giampaolo Gravina, Gian Luca Mazzella, Alberto Lupetti, Paolo Ianna e Luca Gardini.

Parlando dei laboratori, ovviamente non potete non venire al mio! :p Terrò una lezioncina sulle spezie della mia zona natia, sempre in compagnia dell'ormai consolidato sponsor, lo speziale ;) Gianluca Mingotti di Petit Lorien. Prendete nota; Sabato 16 novembre, ore 11.30 (mettete la sveglia!) a Casa Oberrichter a Malborghetto. Ci sono ancora alcuni posti disponibili, perciò cliccate subito qui per prenotare i vostri! :)

Se non vi interessa seguire le varie cene o i vari incontri e laboratori, c’è la zona Mostra Assaggio presso il Palazzo Veneziano, sempre a Malborghetto, dove sono presenti le migliori aziende vinicole dell’Italia, del FVG e della vicina di casa, la Slovenia. Non vi preoccupate se, come me, non reggete l’alcool ma riuscite ad assaggiare qualsiasi cosa, c’è la parte culinaria con i vari prodotti di eccellenza della nostra terra e della porta accanto.

A chiudere l’evento, sempre in grande, ci sarà uno dei miei miti culinari, la ragione per cui spesso salto le lezioni di Spagnolo per seguire i suoi corsi, lo Chef Emanuele Scarello del Ristorante Agli Amici di Godia (UD). Assieme allo Chef Gianni de Cillia del Ristorante Valle Verde di Tarvisio, presenterà “Amarcord… Domani”; una proposta dei piatti del territorio e delle sue contaminazioni nella loro versione tradizionale e innovativa.

Sicuramente ho tralasciato tanti nomi importanti, è impossibile nominarli tutti, soprattutto perché ora devo andare a fare la spesa! :) Per non perdervi nulla, il programma completo in pdf è scaricabile qui.

Ein Prosit XV è una edizione speciale per me, perché oltre ad avere l’onore di poter tenere una lezione mia, parteciperò attivamente come blogger. Lo so, ormai lo faccio solo quando non riesco a declinare le richieste delle mie amiche-colleghe! :p Ma vi prometto che non vi illuderò! Non posso promettervi dei post, ma vi tempesterò soprattutto con dei tweet e delle foto su instagram, in modo che possiate sbirciare l’evento quanto volete. Incrociamo le dita soltanto che il cellulare non prenda il segnale austriaco, altrimenti sono cavoli! ;)

Assieme a me questa volta ci sarà la mitica Rossella di Bidino che ha preso ferie per venire a Ein Prosit e le mie compagne di mangiate e risate Valentina Cipriani, Alessandra Colaci, e Giulia Godeassi. Ahinoi, Chiara Selenati e Micaela Liberati stavolta non riescono a partecipare. Per seguirci in questi prossimi quattro giorni, basta digitare l’hashtag #5xEinPrositXV su facebook, twitter e instagram. Anche voi, se postate qualcosa quando siete all’evento, mettete pure l’hashtag #EinProsit2013, saremo contenti di vederli! Bis bald! :)

mercoledì 18 settembre 2013

Le Nuove Vie delle Spezie con Petit Lorien


Giusto una piccola informazione di servizio, perché magari dimenticate di cliccare ogni tanto il link sui corsi che trovate sulla barra laterale! ;)
Sta ripartendo il nuovo ciclo di lezioni sulle spezie in collaborazione con Petit Lorien Udine. L'avete sentito nominare forse nel post in cui vi ho raccontato la scoperta della preziosa fava tonka. Ebbenè, chi mi segue su facebook forse sa già che dalla primavera scorsa ho iniziato a collaborare con l'azienda e abbiamo tenuto il primo ciclo dei corsi sulle spezie preso l'Associazione GEM Nutrivita a Feletto Umberto (Udine), la sede principale delle mie lezioni di cucina. 
Vista la risposta positiva, abbiamo pensato di proporre un altro ciclo di incontri alla scoperta delle spezie di altre aree geografiche. Se siete interessati, trovate le informazioni sull'immagine sottostante. Per maggiori dettagli potete contattare direttamente l'associazione o mandarmi una e-mail, d'accordo? ;)


Intanto ho pensato già al menù della prima lezione, definirò più avanti gli altri due e, mano a mano, li posterò sul sito.

Börek: Sigaro di pasta filo con spinaci e feta
Ezogelin çorbası: Zuppa di bulghur e lenticchie con menta e sommacco
Man'ouche: Pane arabo allo Za'atar
Kebab Mashwi: Spiedini di carne speziati al Baharat*
Labneh: formaggio fresco allo yogurt fatto in casa
Fattouche: insalata di lattuga, pomodoro e cetriolo al sommacco con pane croccante
Qatayef (Pancake arabo ripieno di ricotta) con pere sciroppate al cardamomo 

*un'alternativa vegetariana sarà preparata su prenotazioni.

Ah, giusto per prepararvi mentalmente, per le norme di sicurezza imposte alle associazioni culturali, durante i corsi non potete mettere le mani in pasta. Mi starete vicini ma niente coltelli in mano! ;) Poi, alla fine della serata, ci sediamo tutti attorno ad una tavola a cenare assieme. Asociali, siete avvisati! :p

venerdì 6 settembre 2013

Tortilla de Patatas (di Godia)


I buongustai della regione sicuramente hanno già sentito parlare di Godia. Anzi, sono certa che questa piccola frazione di Udine è conosciuta anche dai foodies dell'intera nazione se non di tutta Europa. Perché? Perché l'unico ristorante del Friuli Venezia Giulia con due stelle Michelin sta proprio lì, nella piccola piazzetta del paese, proprio di fronte al campanile del Duomo. Immagino abbiate sentito parlare della famiglia Scarello del rinomato ristorante Agli Amici. Su di loro, prima o poi, ritornerò a parlare, di belle cose, ovviamente! :) 

Ora arriviamo alla seconda ragione della fama di Godia; le patate, a cui il paese dedica una sagra, ormai giunta alla sua 37° edizione, in corso proprio in questi giorni. Per chi non è riuscito ad andarci il weekend scorso, consiglio vivamente di farlo nel fine settimana, da oggi pomeriggio (venerdì 6) fino a domenica 8 settembre. Gli gnocchi che ho assaggiato erano buonissimi e meritano i 20 minuti di coda. Non vi preoccupate, vi passeranno velocemente perché sarete occupati a osservare le mani abili delle signore che preparano e impastano gli gnocchi, proprio davanti ai vostri occhi. Se poi ne vorrete un bis, dal 2007 Godia è anche presente alla kermesse Friuli DOC, quest'anno lo stand sarà in Piazza Garibaldi. 

Ciò che rende speciali le patate di Godia sono il microclima e le caratteristiche dei terreni in cui vengono coltivati, un pH leggermente acido e un buon contenuto di ferro, ideali per la coltivazione di questi tuberi. Se volete saperne di più, vi rimando al sito dell'ERSA FVG. A proposito, non è facile trovare queste preziose patate nei supermercati, molte delle aziende agricole locali le vendono in proprio. Questi sono giorni di raccolto e io sono andata a prenderle qui

Le patate di Godia hanno una forma tondeggiante ovale con una buccia liscia di colore bianco giallastro. La varietà coltivata nella zona dagli anni 60 è la Kennebec, d'origine americana, con una polpa bianca e farinosa. Proprio per questo motivo è particolarmente indicata per fare gli gnocchi, le minestre e la purea. Anche se, vista la sua resistenza alla cottura, è abbastanza versatile e si presterebbe a ogni tipo di preparazione.  

Considerando che Giulia ha appena fatto gnocs cun lis sespis, evito di darvi una ricetta di gnocchi. Poi, ho paura di non poter competere con 37 anni di esperienze della Sagra di Godia! ;) Ispirandomi dall'ultima lezione di cucina spagnola che ho seguito durante le vacanze, ho fatto una tortilla de patatas; uno dei piatti più classici della cucina spagnola che si può trovare dal bancone dei bar al mercato fino ai bar de tapas più rinomati. Ho notato che lo chef aveva usato delle patate a pasta bianca. Sono andata a informarmi dall'amico Google :) e ho scoperto che tanti suggeriscono di usare proprio la Kennebec, ergo, la ricettina di oggi! Vi avviso già che non è fatta per le persone che badano alla linea! :D 

Ah, gli ingredienti elencati bastano per una tortilla di 24 cm di diametro o 3 porzioni individuali. La quantità sfamerebbe 3-4 persone, ma se chiedete a me, ne basta solo per due (particolarmente golose)! :p 

800 gr patate di Godia 
250 gr (2 pezzi) di cipolle 
6 uova grandi 
sale, q.b. 
pepe, q.b. 
abbondante olio di oliva, per friggere 

Pa amb tomàquet / Pan tumaca (pane al pomodoro) 
2-4 pezzi di pane tipo ciabbattina/ baguette/ pugliese 
2-4 pezzi di pomodoro ramato molto maturo 
olio extra vergine di oliva 
aglio (facoltativo) 

Sbucciate e tagliate le patate a fettine sottili (3-5 mm circa) e friggitele in un'abbondante olio caldo. Cercate di mantenere la fiamma medio-alta. Se l'idea vi crea orrore, allora rosolatele in una padella antiaderente con poco olio. Il risultato finale sarà meno goloso ma è una scelta vostra. (Capisco se non avete voglia di andare a correre 7 km il giorno dopo per smaltire le calorie! ;)) 
Mi raccomando, se volete cambiare l'olio di frittura, potete farlo solo con olio extra vergine di oliva (ma sarebbe un peccato e uno schiaffo alla povertà. Dopotutto, la tortilla dovrebbe essere un piatto povero!) o l'olio di arachidi. Non vorrei dover dare spiegazioni al vostro cardiologo se usate altro tipo di olio.
Dopo circa 10 minuti, quando le patate iniziano a essere più tenere, unite le cipolle tagliate a strisce sottili quanto le patate. Salate e pepate leggermente e continuate la cottura fino a quando si formeranno delle crosticine dorate, ci vorranno altri 15-20 minuti. 

Nel frattempo, potete iniziare a preparare il pane al pomodoro. L'origine penso derivi dalla necessità di utilizzare il pane raffermo. Bagnando la mollica con la polpa del pomodoro, il pane si ammorbidisce e diventa di nuovo mangiabile. Nulla vi vieta di usare il pane fresco, a patto che la mollica non sia troppo soffice, altrimenti si sfalderebbe. 
Dividete i pomodori in due. Volendo potete anche togliere i semi, ma è un passaggio in più che non faccio. Tagliate il pane a fette e strofinate un lato con l'aglio (se vi piace) e la polpa di pomodoro. Di solito ci vuole una metà per ogni fetta, ma dipende sempre dalla sua succosità. 
Infine, irrorate con abbondante olio extra vergine di oliva. 

Appena le patate e le cipolle sono dorate, scolatele dall'olio con l'aiuto di un colino. Lasciatele a intiepidire un po'. 
A parte, rompete e sbattete le uova in un'ampia ciotola. Condite con un pizzico di sale per ogni uova e del pepe. Unite le patate alle uova e lasciate a riposare per circa 5 minuti per far "abbracciare" meglio i due elementi e far sì che i sapori si amalgamino. 
Scaldate la stessa padella calda in cui avete fritto le patate. Lasciate solo un filo di olio e friggete l’impasto di uova e patate. 
Quando la parte inferiore è dorata e i bordi iniziano a rassodarsi, girate la tortilla, aiutandovi con il coperchio. Spingete i bordi verso l'interno con un mestolo piatto per darla una forma più rotondeggiante. Fate dorare anche l'altro lato, per circa 3-4 minuti. L'ideale sarebbe fino a quando la parte esterna della tortilla è già soda mentre il cuore è ancora cremoso. Le uova non dovrebbero essere cotte del tutto. Se preparate questa tortilla anche per i bimbi, continuate pure la cottura fino alla completa coagulazione delle uova. 
Servite caldo con del Pa amb Tomàquet e magari una cerveza ghiacciata. 

Per i più raffinati, Giulia, la nostra futura enologa di fiducia, suggerisce di accompagnare questo piatto con uno Chardonnay. Questo vino se carico di molteplici aromi sta bene con i piatti a base di uova. Ha un colore giallo carico. Al profumo presenta note di fiori bianchi, pietra focaia e frutti tropicali. In bocca, invece, è elegante, a volte con un retrogusto di mela matura e miele. Si serve a una temperatura di 8-10°C.

martedì 3 settembre 2013

Friuli DOC Sempre Più Social: Arrivano Le "#6xFriuliDOC"!



Ebbene sì, dopo più di anno di letargo, sono tornata!!! Visti gli impegni che erano aumentati, non riuscivo più a ritagliare del tempo per fare dei post fatti bene, soprattuto se in casa alla fine "cucinavo" principalmente le croccole di Findus e le pizze di Buitoni! ;) Eeeehhhh, la stanchezza! :p Stavo seriamente pensando di andare in pensione dal mondo food blogger, ma poi cinque generose, simpatiche e determinate buongustaie mi hanno convinta a far parte di un bel progetto che parte ufficialmente oggi. Alcune di loro già le conosco da tempo, qualcun'altra solo di recente, ma l'amore per tutto quello che è buono fa sì che ci sia creato un bel feeling tra di noi fin da subito.

Dunque, ci siamo riunite e abbiamo deciso; il nostro affiatato gruppo di food blogger friulane, di nascita o adozione, accompagnerà virtualmente curiosi e appassionati alla scoperta dei prodotti friulani presenti a Friuli DOC 2013. Racconteremo esperienze personali e curiosità, e spiegheremo come usare al meglio gli ingredienti scelti in deliziose ricette. A partire dal 3 e fino al 16 settembre sarà possibile seguire i nostri post con l’ hashtag “#6xFriuliDOC” attraverso Twitter, Facebook e Instagram.

Ci terrei, quindi, a presentarvi le mie compagne di squadra. In primis, Giulia; la più piccola, nonché la portavoce e ideatrice di questa avventura culinaria, studentessa di Enologia e Viticoltura, appassionata di enogastronomia, ha aperto il suo blog Juliet's Belly tre anni fa.

Micaela;  anche lei molto giovane, è friulana con un look e un’anima spagnoli. Il suo blog, nata 5 mesi fa,  è Chela di Granchio. “Chela”, soprannome datole dalla sorella, è laureata in antropologia e pubblica giornalmente ricette scritte con ironia. 

Chiara è di Sutrio. Cuoca e mamma di due bimbi, ha vissuto per un lungo periodo in Francia per poi tornare alle sue origini friulane. Assieme al marito sogna un Bed & Breakfast in Carnia. Nel frattempo, nel suo blog bilingue That's Amore!, vizia i lettori con dessert spettacolari che fanno venire voglia di leccare il monitor.

Alessandra, imprenditrice triestina, è riuscita a realizzare il suo sogno di abitare in “Una Casa in Campagna” nella provincia di Udine. Il nome del suo blog, infatti, è proprio Una casa in Campagna. Lascia spesso la sua casa per partire verso l’Oriente e alla scoperta dell’Europa per condividere queste esperienze sul blog.

Valentina è la fotografa ufficiale dell’Unione Cuochi FVG e ha già pubblicato tre libri di cucina per Morganti Editori: “La Ricotta”, “La mortadella” e, l’ultimo arrivato, “Polpette & polpettoni”. Romana d’origine, si è innamorata del Friuli e si è trasferita in questa regione qualche anno fa, dopo aver dedicato la tesi di laurea alla letteratura friulana. Il suo sito, corredato di bellissime foto, è una gioia per gli occhi.

Vi ricordo che Friuli DOC 2013 (Udine, 12-15 settembre) giunge quest’anno alla XIX edizione. Consiglio di lasciarvi stuzzicare il palato dai numerosi stand presenti, senza perdervi, però, gli spettacoli musicali, le bande, i gruppi folklristici, l’animazione di strada e i laboratori per bambini che riempiranno vie e piazze cittadine. Vi aspettiamo numerosissimi per scoprire tutto questo e tanto altro! 

Cosa altro dire? Per quanto riguarda me, anche se ormai non mi credete più, farò il possibile  per tenere aggiornato il blog anche dopo il Friuli DOC! A presto, davvero! ;)

giovedì 7 giugno 2012

A Cena nella Terra dei Lemuri



Questo sabato, 9 giugno, spadellerò per un bellissimo evento organizzato dalla Casa delle Farfalle di Bordano: Madagascar tra natura e cibo. L'evento inizierà alle 19 con una proiezione fotografica curata da Francesco Barbieri, biologo e fotografo naturalista. Questa che vedete è solo una piccola anteprima di tante altre stupende immagini che ha scattato. A seguire ci sarà una cena a buffet con, ovviamente, i piatti tipici Malgasci. Questo è uno di quei progetti che sposo al 100% e sono contentissima e onorata di esser stata scelta a curare la parte golosa della serata. Grazie a questo evento ho imparato la cultura gastronomica di un altro paese affascinante che, nonostante la "poca" distanza dall'Indonesia, conoscevo davvero poco. Non sto a elencarvi il menù, se volete approfondire la materia, cliccate qui e trovate i dettagli.

Vorrei che anche voi poteste conoscere questo popolo e la sua cultura assieme a noi. Quando mai ci recapiterà di nuovo qui, in Friuli, di poter "viaggiare" in questo luogo meraviglioso? Chissà, magari dopo la serata prenderete in considerazione seriamente di andare in Madagascar anche per le vacanze! 

Per aderire all'iniziativa telefonate a La Casa delle Farfalle di Bordano, allo 0432 988135 o scrivete una mail a info@farfalledibordano.it.



Bene, ora devo iniziare a fare i miei giri dai vari fornitori! Grazie ai consigli di Monica, la musica di accompagnamento sarà questa qui sotto. Così posso calarmi meglio nel ruolo e nella grossa responsabilità! ;p

lunedì 30 aprile 2012

Rocca Bernarda


Le foto sono state scattate all'inizio di autunno quando Paolo Dolce, un amico che ai tempi era l'enologo e il responsabile di questa azienda che produce il miglior Picolìt in circolazione, mi ha invitata a vedere la vendemmia. Poi, come ormai sapete, ho procrastinato la scrittura del post! ;p


Ci siamo conosciuti a una cena organizzata in questa magnifica Villa-Castello circondata da ettari di vigneti e non avevo nascosto il mio amore per questo vino dolce friulano. Per questo motivo Paolo mi ha poi ospitata per assistere al processo di lavorazione, dalla raccolta dell’uva fino ad arrivare al prodotto finale. Non mi avventuro a rispiegarvi le conoscenze, per me nuove, che Paolo mi ha passato. Anche perché arrivo a comprenderle solo fino ad un certo punto! ;) Perdonatemi, ma vengo da un paese produttore di tè e caffè! Sui vini ho ancora davvero molto da imparare.


La Rocca Bernarda merita una visita non solo per i suoi vini autoctoni. Il panorama da una delle cime più alte delle colline di Ipplis mi ha lasciato senza parole! E non capita spesso! ;p Mi piacerebbe che sempre più persone venissero a conoscenza di questo angolo della provincia di Udine. Voglio dire, non abbiamo nulla da invidiare alla Toscana! Abbiamo tutto anche noi qui, in Friuli, buoni vini, buoni salumi, buon olio, il mare blu, i laghi smeraldi e le colline verdi. Anzi, abbiamo perfino le montagne bianche!



Almeno, voi, udinesi, ora che è arrivata la stagione adatta per fare delle escursioni fuori porta, non avete più scuse per non perdervi tra le vigne e i cipressi di questo luogo incantato. Domani, martedì 1 maggio, ci sarà l'ottava edizione delle "Ville Aperte" e anche Rocca Bernarda vi aprirà le sue porte con delle visite guidate, dalle 10-13 e dalle 14-18. Ah, fate spazio nel bagagliaio, la tentazione di riempirlo sarà forte!


P.S.: Cliccate qui per vedere le altre foto.

Via Rocca Bernarda 27 
33040 Ipplis di Premariacco (UD) 
Tel. +39 0432 716914 
info@roccabernarda.com

mercoledì 18 aprile 2012

Vellutata di Carote allo Zenzero con Quenelle di Tofu


Aaahhh, guarda chi è tornata dopo tre mesi di assenza! :D Scusate, ma il tempo mi è volato via! Gennaio e Marzo sono stati strapieni di impegni, mentre a Febbraio ero tornata a casa! :D Ovviamente, ho passato il mese a mangiare e a chiacchierare più che a cucinare e scrivere! ;p
Avrei tante cose da raccontarvi, una alla volta, con calma :p, le scriverò. Una di queste era l'onore di far parte della rassegna Calendidonna 2012. Il tema di quest'anno era "Cittadine Altrove" e mi è stato chiesto di tenere un laboratorio di cucina che s'intitolava "Integrazione in Cucina". Ormai penso sappiate che questo è un tema che mi sta a cuore. Sono stata strafelice di poterlo trattare. Volevo annunciarlo qui sul blog, ma i posti sono andati subito esauriti con una lunga lista d'attesa! :O Grazie all'associazione Vicino/Lontano della possibilità e a tutti voi che siete venuti ad ascoltarmi alle 10 di una domenica mattina! :)


Per chi non era presente, cliccate qui se volete vedere più foto della giornata e qui sotto troverete una delle ricette che ho fatto, dove ho fatto assaggiare il tofu al pubblico friulano. :D Ah, c'era, però, anche un ragazzo orientale! Questo mi ha fatto piacere. Sono curiosa di sapere chi fosse....
Trovate la stessa ricetta in versione inglese pubblicata su The Jakarta Post, che mi aveva chiesto di scrivere una ricetta fusion. Ho approfittato e ho preso due piccioni con una fava. ;p Si dice così, vero?


Vellutata (per 2-3 persone)
1 scalogno, tagliato finemente o tritato
10 gr di zenzero fresco, pelato e grattugiato
500 gr di carote, pelate e tagliate a rondelle
1 l di acqua o brodo vegetale
3-4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
pepe bianco
sale

Scaldate l'olio a fuoco basso e fate stufare lo scalogno e lo zenzero per circa 2 minuti.
Unite le carote e cuocete per altri 2 minuti prima di aggiungere l'acqua o il brodo.
Coprite la pentola, aumentate la fiamma e lasciate a sobbollire per circa 20-30 minuti, in base alla grandezza delle vostre rondelle di carote.
Trascorso questo tempo, le carote dovrebbero essere tenere e facilmente frantumabili con il mestolo.
Frullate con un frullatore a immersione fino ad ottenere una crema.
Passate al setaccio a maglia fine per rendere la zuppa ancora più vellutata e per togliere le eventuali fibre di zenzero.
Servite caldo con le quenelle di tofu, i dadini di carote, qualche foglia di prezzemolo riccio e l'olio extra vergine di oliva.

Quenelle di tofu
180 gr di tofu al naturale
1 uovo
prezzemolo tritato
pepe bianco
sale
olio di arachidi per friggere

Sbriciolate il tofu con le mani o una forchetta. Unite l'uovo e il prezzemolo, quindi condite con il sale e il pepe a piacere.
Prendete due cucchiai e inumiditeli con dell'acqua. Formate delle quenelle e friggetele in un abbondante olio caldo fino alla doratura. Scolate e ponetele sulla carta da cucina per assorbire l'olio in eccesso.

Guarnizioni
1 carota, tagliata a cubetti di 3 mm
prezzemolo riccio
olio extra vergine di oliva

Versate circa 2 mestoli di zuppa per ogni piatto fondo e adagiate delicatamente le quenelle di tofu al centro.
Distribuite le carote crude e le foglie di prezzemolo riccio attorno. Finite con delle gocce di olio.

giovedì 15 settembre 2011

Cuciniamo Indonesiano!


Allora, dove eravamo rimasti? Ah, sì, quell'altra giornata da passare assieme che Carola e io stiamo organizzando è una lezione di cucina indonesiana.

Luogo: La Casetta delle Pesche, a San Donà di Piave (VE)
Giorno: domenica, 25 settembre 2011

Portate il grembiule e un canovaccio perché vi faremo mettere le mani in pasta. A pranzo poi, assaggeremo i piatti che avremo cucinato:

Nasi Kuning, riso giallo allo zenzero
Pepes Tahu, tofu in cartoccio
Sambal e Acar, salsa di peperoncino e verdure sottaceti
Rendang, spezzatino di manzo aromatico
Sate Lilit, spiedini balinesi di pesce al lemongrass
Urap, insalata javanese di verdure al vapore
Klappertaart, budino meringato alla vaniglia e cocco

Per informazioni più dettagliate e iscrizioni potete scrivere a a me (puracucina@gmail.com) o a Carola (lacasettadellepesche@gmail.com).

mercoledì 1 giugno 2011

Un Invito Cioccolatoso

Avrei dovuto scrivere questo post un mese fa! Ma per una cosa e l'altra non ce l'ho fatta. Ora rimedio! ;)) All'inizio di maggio sono stata alla rassegna Squisito! per conto di Gambero Rosso, come ospite in uno degli incontri di Caffé Letterario. Se vi va di vedere il video, lo trovate qui. ;)) Nell'occasione, ho avuto il piacere di conoscere Diego Allaix e Alessandra Zigliotto dell'Università del Caffè Illy e, in seguito alle nostre chiacchierate, mi hanno invitato ad andare a Trieste a seguire un corso sull'uso del cioccolato in cucina. Cioccolato??? Cucina??? Come facevo a non andare?

Forse vi domandate cosa c'entra Illy con il cioccolato? Beh, almeno io me lo domandavo! ;)) Ho scoperto che oltre a Illycaffè, il gruppo controlla anche Domori (produttore di cioccolato gourmet), Dammann Frères (casa di té francese) e Mastrojanni (azienda vinicola di Montalcino). In più, il gruppo ha anche una partecipazione nell'azienda Agrimontana (che conoscete forse per i suoi meravigliosi marrons glacés)! Lo sapevate già? Vabbé, d'accordo, sono un po' indietro con le notizie! ;))

Comunque, è stata una serata molto piacevole iniziata con la spiegazione di Diego sulle caratteristiche del cioccolato, come degustarlo e apprezzarlo, seguita poi dalla lezione della bravissima e solare insegnante Chef Graziana Scaglia della Gastronomia Ludvig di Trieste.
Ecco cosa abbiamo imparato a fare quella sera con il cioccolato Sambirano di Domori.


Gnocchi di Susine al Cioccolato. Un piatto dolce salato molto apprezzato qui in Friuli che si può servire sia come primo piatto sia come dessert. Il cioccolato nell'impasto degli gnocchi si sposa alla grande con le susine, considerando che il cioccolato Sambirano ha quel sentore acidulo di frutti di bosco. Questo l'ho imparato da Diego! ;))


Melanzane al Cioccolato, ispirata all'omonimo dessert Campano, un abbinamento che, fino ad ora, mi ha lasciata sempre perplessa. Avevo torto! Un giorno proverò sicuramente a rifarlo a casa.


Mousse al Cioccolato. Beh, questo dessert non ha bisogno di spiegazioni! Chiunque avrebbe difficoltà a resistere! Infatti, è così irresistibile che l'ho mangiato prima di fare la foto! ;D

Non vedo l'ora di assistere al prossimo appuntamento che sarà "Il Caffé in Pentola", martedì 7 giugno, alle ore 18.00, sempre con lo Chef Scaglia. Se volete seguirlo anche voi potete leggere qui come si partecipa.

martedì 25 gennaio 2011

Eccomi qua!

Non sono stata in grado di mantenere la mia promessa! Ma vi giuro che "aggiornare il blog più spesso" era una delle mie risoluzioni per il 2011. Fidatevi! Ora vi spiego il perché della mia assenza.
Questi ultimi tre mesi, purtroppo (ma e anche per fortuna), sono stata un po' nomade. Non ho fatto in tempo a svuotare la valigia e fare il bucato che già dovevo rifarla. Sono stata a trovare la mamma in Indonesia (vi racconterò più in là) e ho fatto diversi viaggi a Roma per una nuova avventura.
Qualche mese fa, ho preso il coraggio di mandare il mio curriculum al Gambero Rosso Channel per un programma che stavano per fare, ed ecco il risultato ;o)):






Non è difficile riconoscermi, sono l'unica asiatica che vedete nei promo! Quindi, ogni giovedì, a cominciare dal prossimo 3 febbraio, alle ore 21.30, mi raccomando, tutti a guardare il canale 411 di SKY e a tifare per me! ;o))

Se volete sapere qualcosa in più sul programma, leggete qui e qui, dove trovate anche i miei compagni di Scuola. Avete letto? Ci tengo solo a precisare che non ho mangiato il pesciolino e che sono abbastanza sana di mente! Inoltre, sono innocua, non avrei la capacità di essere una serial killer! Poi, infine, ho anche scoperto che non sono l'unica al mondo ad averlo fatto, e questo mi ha dato pace! ;o) Grazie, Francesco! Salutami tanto tua mamma!

Ah, Giorgio (di Padova), no, non sono stata rapita a Siviglia! ;o) E cara Antonia (la campionessa di Mah Jong), certo sì che vi faccio lo spezzatino indonesiano volentieri! ;o))

martedì 1 dicembre 2009

Cena a Casa del Campo


Eccomi, eccomi! Scusate la scarsità dei post ultimamente! La settimana scorsa é stata abbastanza movimentata, e questa che è appena cominciata lo sarà di più! Spero di riuscire a pubblicare qualcosa lo stesso. Magari un contorno invernale express! ;o)) Poi, vi prometto che cercherò di fare qualche post più serio.
Allora, oggi niente ricetta, ma avrei un annuncio, anzi, un messaggio pubblicitario da darvi! ;o)) Ho cominciato a collaborare con un circolo che si chiama "Casa del Campo", qui a Udine. Ho sentito parlare spesso della sua esistenza da una collega di mio marito e una mia amica, Luisa, che lo frequentano. Alla fine, ho deciso di provarci.

La Casa del Campo è un circolo privato dove si cucina (e si mangia) ogni giorno, a pranzo e cena. Non lasciatevi scoraggiare dall'apparenza esterna ;o), venite pure dentro, è un posto molto carino con un’atmosfera molto familiare. Appena entrate, trovate un piccolo ingresso con 3 tavoli e, subito dopo, la cucina aperta. Poi, si entra in una sala grande dove solitamente si fanno le cene a tema, volendo la si può noleggiare per le feste di compleanno. Sopra, al primo piano, c'è un salotto con delle poltrone davanti a un caminetto sempre accesso (almeno che non sia estate!). Volendo, potete anche rimanere lì per ore davanti al televisore o a suonare il pianoforte. Per poter godere della struttura e usufruire i servizi che offre il circolo dovete diventare soci, la tessera vi costa solo 5 euro e vi dura tutta la vita.
Vi ho incuriosito? Volete sapere di più informazioni sul posto? Cliccate qui e qui e capirete meglio.

Insomma, tutto questo per dirvi che questo mercoledì (cioè, domani ;o)), 2 dicembre, ore 20.30 ci sarò io a cucinare per cena. Ci sarà qualcosa di indonesiano, ma non del tutto. Come forse sapete già, uso spesso le spezie e tendo a mescolare i piatti di ispirazioni (o ingredienti) orientali con quelli occidentali. Ed ecco cosa ho pensato di proporre per queste serate piovose:

Antipasti
Falafel di soia e hummus
Chutney di mele e formaggi su crostini

Zuppe
Vellutata di zucca con paprica affumicata
Crema di patate allo zafferano

Piatti unici (serviti con il riso al vapore)
Curry di pollo alle mele
Bocconcini di manzo e verdure al cocco e zenzero
Stufato di spinaci e tofu al latte di cocco

Dolci
Ananas allo sciroppo di muscovado
Tortino all'arancia e datteri

Fine pasto
Tisana allo zenzero e biscotti

Per una cena completa il costo é di €20 (escluso il bere) e potete scegliere una varietà per ogni portata. Ma questa formula non è obbligatoria, venite pure solo a mangiucchiare qualcosa o semplicemente per salutarmi. Sarei contenta di avervi e offrirvi una tisana. L'unica cosa, sarebbe di grande aiuto se contattaste questi recapiti per prenotazioni. Giusto per poter regolarmi in quantità, ecco! ;o))
Se non riuscite a venire questa volta, dovrei esserci anche questo sabato, 5 dicembre, sempre per cena (segnate sull'agenda!). Vi farò sapere i dettagli prossimamente!

lunedì 23 novembre 2009

Strudel di Cavolo Nero e Cavolo Friulano

Da tempo cercavo una ricetta per fare la pasta dello strudel che non sia pasta sfoglia. Mi riferisco a quell'impasto elastico che si può tirare fino ad avere una sfoglia quasi trasparente. L'avevo visto fare solo in tivù finché Magda, un'amica e una fedele lettrice :o)), mi ha girato la ricetta della sua mamma tramite un suo commento in un post. L'ho riportata quasi alla lettera qui sotto.
Sono davvero soddisfatta e contenta del risultato, anche dopo la prima prova. L'unica cosa (perdonami, Magda! :o)), per lo strudel dolce forse preferisco la pasta sfoglia.... Per quello salato però, d'ora in poi, userò questa pasta.

La sfoglia:
250 g di farina
1 pizzico di sale
1 uovo
50 gr di burro, sciolto e intiepidito
mezzo bicchiere di acqua tiepida
mezzo cucchiaio di zucchero (solo per lo strudel dolce)

Mescolate la farina, il sale e lo zucchero (se fate lo strudel dolce), quindi disponete a fontana.
In una ciotola sbattete l'uovo, aggiungete l'acqua e il burro liquefatto. Versate il tutto al centro della fontana e lavorate fino a ottenere una pasta liscia ed elastica.
Raccogliete l'impasto a palla e lasciate riposare, coperta con una pellicola, per circa 20 minuti, tempo di preparare gli ingredienti per il ripieno.
Questa dose di sfoglia, basterebbe per fare due strudel. Per questa ricetta vi serve solo la metà. Quindi, congelate l'atra metà della pasta fino al momento del bisogno, o usatela per fare un altro strudel, anche quello dolce. Va bene lo stesso, sarà soltanto meno dolce e meno dorata dalla sfoglia con lo zucchero.

Il ripieno:
300 gr di cavolo nero
500 gr di cavolo friulano*
1 spicchio d'aglio
1 peperoncino
2-3 filetti di acciuga
100 gr di feta
30 gr di uvetta, ammollata in acqua tiepida e strizzata
15 gr di pinoli, tostati
sale e pepe q.b.
olio extra vergine di oliva q.b.
latte q.b.

Lavate e mondate i cavoli. Scartate i torsoli e tagliate le foglie in listarelle grosse. Sbollentatele in acqua salata per circa 5 minuti, giusto per ammorbidirle leggermente. Scolate e strizzate.
Tritate l'aglio, l'acciuga e il peperoncino. Scaldate un pò di olio in una padella e soffriggete il trito.
Unite i cavoli e le uvette. Salate, pepate e lasciate cuocere per circa altri 5 minuti.
Togliate dal fuoco e aggiungete il feta sbriciolato e i pinoli. Mescolate per distribuirli bene.
Lasciate a parte a intiepidire.

Spruzzate un po' di acqua su un piano di lavoro e stendete un pezzo di carta da forno. L'acqua dovrebbe aiutare a tenere ferma la carta.
Prendete metà dell'impasto della sfoglia e tiratelo con un mattarello fino ad ottenere una sfoglia sottile, quasi trasparente. Spolverate di farina se serve, per evitare che si attacchi.
Distribuite il ripieno sulla sfoglia, lasciandone circa 1/3 libera.
Spennellate i bordi con il latte, arrotolate e chiudete lo strudel. Mettete la parte delle pieghe verso il basso per non rischiare che si apra durante la cottura.
Bucherellate lo strudel con una forchetta e spennellate la superficie con il latte.
Alzate i lembi della carta da forno e sollevateli per poter trasferire facilmente lo strudel in una placca da forno.
Infornate in un forno già caldo a 180°C (ventilato) per circa 25-30 minuti, fino alla doratura.

*Potete usare anche solo il cavolo nero se non avete il cavolo friulano. Non l'avevo mai provato prima e l'ho preso qui per curiosità.

P.S.:
Parlando del cavolo, giovedì scorso sono stata a Padova per la presentazione del "Libro del Cavolo" di Sigrid. Finalmente l'ho vista in carne e ossa ma, soprattutto, ho conosciuto di persona anche Carola, che ha organizzato l'incontro. Dovete sapere che la prima mail che ho avuto sull'indirizzo puracucina era di Carola, sapete che emozione!!! ;o)) Mi sono divertita davvero tanto. C'era Babuska, che ha portato un buonissimo salame (e non solo), e anche Nicodemo.
Grazie a Carola per avermi coinvolta, e anche a Chiara (una mia amica) per avermi fatto compagnia! :o) Se volete vedere un pò di foto e reportage della giornata, cliccate qui e qui, o anche qui.

sabato 6 giugno 2009

Vedi quello che vedo io?























Thomas "Uolli" Marcuzzi e Monica Passalenti vi faranno vedere i loro piccoli mondi.

11- 25 giugno 2009

Spazio La Feltrinelli
Via Canciani 15
Udine

"Circusboy si sveglia contento e decide di partire per una scampagnata dove incontra subito uno strano essere con una corda per saltare e si domanda: ma cosa starà guardando? Forse, con tutta quella confusione attorno a lui, si sta chiedendo come fanno mondi così differenti a convivere sullo stesso prato.

Da questo spunto nasce l’idea di far comunicare in un unico spazio i lavori di Thomas & Monica, apparentemente distanti eppure curiosi di mescolarsi in un unico mondo che mantiene intatte le caratteristiche di entrambi.


Monica Passalenti esporrà alcune incisioni nella tecnica della puntasecca, Thomas UOLLI Marcuzzi illustrazioni digitali e fotografie e per l’occasione i 2 artisti presenteranno un'opera inedita a 4 mani."


Cosa c'entra con la cucina? Nulla. Thomas e Monica sono amici miei e mi fa piacere promuovere la loro prima mostra congiunta. Se venite all'inaugurazione, giovedì, 11 giugno, alle 18.30, ci sarà un rinfresco vegetariano preparato da me. Le ricette degli stuzzicchini offerti verranno pubblicate prossimamente su questo blog.