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venerdì 29 aprile 2011

Leggermente Fuori Tema (e Fuori Tempo)


Eccomi qua! Tranquilli, non sono andata in letargo per essere arrivata seconda al talent del Gambero Rosso! :) Sono solo un pò indaffarata e non sono riuscita a preparare nulla per il blog. Eh sì, ahimè, non ho vinto. :(( Quindi, niente programma televisivo per me, ma presto potrete vedere quello di Matteo. Ha portato a casa lui il premio e sono serena: ha vinto un amico degno del titolo. La Scuola 2 comunque è stata una bellissima esperienza che mi è servita molto dal punto di vista personale e professionale.
Non ho perso. Per me è stata, in ogni caso, una vittoria ed è un passo avanti verso la direzione nella quale mi piacerebbe andare. Se avessi vinto invece di fare un passo, ne avrei fatti due, ma va bene così! ;p Ho sempre cercato di giocare per vincere e di dare il meglio di me. Certo, ci sono certe cose che vorrei cancellare e dimenticare, tipo la pasta ripiena! ;) Ma, considerando lo stato emotivo di una competizione e i limiti che avevamo, sono soddisfatta. Torno a casa orgogliosissima di essere arrivata fino alla finale con il 9 dallo chef Gennaro Esposito in tasca!!!
Qui sotto potete guardare il video dell'ultima puntata. Se volete guardarle tutte, potete andare qui e qui, dove Francesco, uno dei concorrenti (è quello col basettone), ha raccolto tutto.


Puntata 12 from komu on Vimeo.

Colgo l'occasione per ringraziare, innanzitutto, tutto lo staff del Gambero Rosso TV: Stefano, Marco T., Stefania, Francesca B., Bianca, Sara, Laura, Emanuela, Nadeek, Vincenzo, Carla, Enrica, Consuelo, Cristiano, Marco A., Pina, Fulvio, Leonardo, Mario, Alessandro, Lorenzo e Fabio, che ci ha regalato il disegno della semifinale qui sopra. Spero di non aver dimenticato nessuno! Siete davvero una super squadra e ci avete fatti sentire a casa fin da subito. Per tanti di noi, il ritorno alla "normalità" è stato traumatico! Forse anche perché a casa il cuscino non è così morbido come quello di un albergo a 4 stelle! ;o))
Ringrazio la giuria, Francesca Riganati e Allan Bay, dai quali ho ricevuto molti consigli professionali, ne farò sicuramente tesoro. Infine, grazie davvero di cuore una delle persone più generose che abbia mai conosciuto, il SuperChef Igles Corelli. Posso riprovarci con La Scuola 3, per caso? ;D

Un ringraziamento speciale vorrei farlo allo chef Diego Tassi della Civiform, per aver creduto in me. Anche grazie a lui ora posso cominciare a occuparmi professionalmente del meraviglioso mondo della cucina. Sono lieta di comunicarvi che stasera inizio la mia classe di Cucina Etnica presso, appunto, Civiform di Cividale! :D Ormai è tardi per iscrivervi per questo giro, ma se volete, potete fare sempre la pre-iscrizione on-line. Se siete in tanti, chi lo sa, magari si farà un secondo ciclo! :))

Al prossimo post! Sì, scriverò una nuova ricetta! ;))

martedì 12 aprile 2011

Polpettine di mozzarella con carpaccio di zucchina e salsa di ricotta


Dopo la palla di Mozzarella con sorpresa dello Chef Rosanna Marziale, qualsiasi altro piatto sarebbe stato comunque banale. Come le era venuta in mente di fare un ripieno in quel modo??? Se avete perso la puntata, potete vederla qui, poiché le parole non bastano! ;)) Infatti, per il terrore di non essere all'altezza, i nostri piatti sono risultati poi "piatti". Anche se, devo ammettere che uno o due punti in più per queste mie polpettine li avrei graditi! ;D

per circa 20 polpette

2 x 125 gr di mozzarelle fresche
4 cucchiai di pangrattato + altro per impanare
farina 00
farina di polenta fioretto
1 uovo
10 g di pinoli, tostati
15 g di uvetta, ammollata in acqua tiepida
una manciata di prezzemolo, tritato
una punta d'aglio, tritata (facoltativa)
2 zucchine
100 gr di ricotta
latte
olio extra vergine di oliva
olio di arachidi, per friggere
sale
pepe

Tritate finemente le mozzarelle con un coltello e trasferitele in una ciotola capiente. Aggiungete i 4 cucchiai di pangrattato, l'aglio, i pinoli, l'uvetta e il prezzemolo. Quindi, salate e pepate. Amalgamate e cercate di compattare il composto. Formate delle polpettine di 2,5 di diametro circa. Inumidite leggermente le mani per evitare che si appiccichino.
Passate le polpettine prima nella farina 00, poi nell'uovo sbattuto e infine nella miscela di 60% pangrattato e 40% polenta. Ripetete due volte questa operazione.
Successivamente, friggetele in un olio non troppo caldo, sui 160°C, per evitare che l'impanatura si dori troppo prima che l'interno delle polpette riesca a fondersi leggermente. Scolate e adagiate sulla carta da cucina per far assorbire l'olio in eccesso. Salate leggermente.
Frullate con un minipimer la ricotta con un po' di latte, un filo di olio, sale e pepe per creare una salsa.
Tagliate le zucchine a fette sottilissime con un mandolino o il pelapatate. Arrotolatele e sistematele attorno alle polpette. Riempite il centro di ogni rondella di zucchine con la salsa di ricotta fino a 1/3 e un giro di olio extra vergine di oliva. Infine, decorate con delle foglioline di prezzemolo o mentuccia.

Più avanti ri-pubblicherò questa ricetta anche sul blog Twitpolpette di cui faccio parte. E' un blog dedicato alle polpette dove, assieme a tanti altri blogger, raccogliamo le nostre ricette sul tema, con Daniela come capo gruppo per mantenere l'ordine. ;))

giovedì 24 marzo 2011

East Meets East: Soto Indonesiano Incontra Pho Bo


Questa è la ricetta della zuppa che ho fatto nel settimo episodio della Scuola. Per chi non lo sapesse ancora, magari i nuovi lettori di questo blog, La Scuola è un talent show gastronomico nel quale è coinvolta la sottoscritta. Lo potete vedere ogni giovedì sera sul Gambero Rosso Channel, quindi stasera, se vi va, potete sintonizzarvi sul canale. ;o)) Ok, basta pubblicità, ora torno alla ricetta! ;D


Il tema della puntata era la zuppa e lo chef era Anthony Genovese del ristorante Pagliaccio, a Roma. E' uno chef che ha girato il mondo e ha vissuto per diversi anni in Asia: Giappone, Tailandia e Malesia. La sua cucina è una fusione, a mio parere, perfetta, dei due mondi, l'Occidente e l'Oriente. Conoscendomi, avete forse dedotto da soli che lui è un mio eroe culinario! ;D Avessi solo una briciola della sua bravura! Se volete sapere di più sullo chef, cliccate qui, qui e qui.


Dunque (ora torno per davvero alla ricetta ;o)), quando ho visto le radici ed erbe aromatiche del Sud-est asiatico dello chef, ho pensato subito di fare un piatto ispirato alle zuppe del mio Paese. Non ho seguito la ricetta autentica, ho cercato di fare una versione più moderna e leggera. Ho preso degli spunti anche da una zuppa vietnamita "pho bo", dove le fette di carne (di manzo) vengono lasciate crude sulla zuppa bollente, guarnita con delle foglie di menta. Se avete visto la puntata, avevo un filetto di lepre a disposizione, ma per la zuppa della foto, rifatta a casa, ho usato la carne bovina.

In Indonesia ci sono, grosso modo, due classificazioni di zuppe: "sop" è la zuppa con un brodo chiaro, mentre "soto" si usa per definire quella con il brodo opaco, spesso dato dall'aggiunta di latte di cocco, e/o dalle noci di candela nella pasta "bumbu", che usiamo per insaporire le zuppe. "Bumbu" vuol dire condimento; portata alla cucina italiana, possiamo paragonarla vagamente al soffritto.

per 2-3 persone

2 topinambur o 1/2 sedano rapa
2 carote
2 patate medie
75 gr di fettine di manzo per carpaccio, tagliate a strisce
il succo di 1 lime
sale
pepe
olio di arachidi

Brodo profumato:
1l di acqua
1 stecco di lemongrass
scorza di 1/2 lime
1 cm di zenzero
1 cm di galangal

Pasta bumbu base:
1 cucchiaino di semi di coriandolo
1 scalogno
1/2 spicchio d'aglio
1 punta di peperoncino tailandese / calabrese
5 noci di candela o 10 mandorle pelate
1 cm di zenzero,
1 cm di galangal
1 stecco di lemongrass, leggermente frantumato
scorza di 1/2 lime

Guarnizione:
1 scalogno, tagliato a rondelle sottili
qualche foglia di menta / mentuccia romana
sale integrale (o sale grosso)

Per prima cosa, preparate il brodo. Frantumate leggermente la parte finale del lemongrass con un batticarne e mettete assieme al resto degli ingredienti in una pentola coperta. Lasciate sobbollire.
Ora preparate il bumbu (condimento) base. Tostate i semi di coriandolo finché saranno dorati e rilasceranno il profumo. Poneteli in un mortaio (o uno sminuzzatore) assieme allo scalogno, l'aglio, il peperoncino e le mandorle. Riducete il tutto in una pasta.

Mondate le verdure e tagliate a dadini della stessa misura. Mettete i topinambur nell'acqua acidulata con il succo di lime e le patate nell'acqua fredda per prevenire l'ossidazione.
Scaldate un filo di olio in una casseruola e fate soffriggere la pasta bumbu. Appena il colore diventa più lucido, aggiungete lo zenzero e il galangal, precedentemente sbucciati e leggermente battuti. Unite anche la scorza di lime e il lemongrass.
Aggiungete le patate e mescolate in modo che siano velate dal condimento. Dopo un paio di minuti, aggiungete il topinambur e le carote e mescolate ancora. Salate e pepate leggermente.
Coprite di brodo profumato e fate cuocere la zuppa finché le verdure saranno tenere ma ancora croccanti. Infine, aggiungete un po' di brodo e aggiustate di sale e pepe se serve.

Nel frattempo, scaldate un po' di olio e friggete gli anelli di scalogno. Ci vogliono pochi secondi, giusto per farli dorare. Togliete e scolate subito su una carta assorbente e mettete a parte.
Versate la zuppa in un piatto fondo e adagiate delle fettine di manzo al centro del piatto. Completate con qualche chicco di sale integrale e gli anelli di scalogno fritto sulla carne, e delle foglie di menta attorno.

lunedì 7 marzo 2011

Gamberi Scottati su Salsa di Zucchina al Basilico


Questo è il piatto creativo del quinto episodio, beh, non esattamente. Nella foto vedete il piatto rifatto a casa senza la tensione che blocca cervello e mani! Non voglio far brutta figura a mettere la versione più disordinata! ;o)) Il tema era i crostacei e lo chef ospite era Gioacchino Pontrelli del ristorante Lorenzo a Forte dei Marmi, Lucca. Sulla sua bravura lascio la parola agli esperti; Scattidigusto e Luciano Pignataro. Vedrete che avrete subito desiderio di prenotare una vacanza nella località balneare, solo per poter poi andare ad assaggiare le sue delizie!
Tornando a noi, anche stavolta il nostro piatto non ha avuto molto successo. :(( Tania e io avremmo voluto vincere assieme almeno una puntata e pensavamo di poterlo fare con questo piatto che ci era piaciuto molto. Ahinoi, gli altri sono stati più bravi e il piatto nostro non era perfetto. C'erano degli elementi da migliorare che non ci hanno soddisfatte del tutto. Comunque sia andata, noi siamo orgogliose di essere ancora in gara; cavolo, siamo tra le tre donne rimaste!!! Come sempre, la ricetta che trovate qui sotto è quella modificata, tenendo conto degli errori e pareri della giuria. Ah, nella versione originale abbiamo usato i gamberi rossi, abbiate pazienza se li ho cambiati con le più umili mazzancolle! ;o)

per 2 persone

6 gamberoni / mazzancolle
2 zucchine piccole
10 foglie di basilico
1 patata piccola
2 cucchiai di pangrattato
una micro punta d'aglio
sale
pepe
olio extra vergine di oliva

Sgusciate i gamberi e togliete l'intestino. Fate un'incisione lungo la schiena e apritele come un libro. Mettete a parte.
Scaldate un cucchiaio di olio in una padellina con l'aglio. Quando l'aglio sarà dorato, toglietelo. Tostate e fate dorare il pangrattato in questo olio profumato. Salate leggermente.
Sbucciate la patata e tagliatela a dadini. Disponetela in una vaporiera. Tagliate metà zucchina a dadini, più o meno della stessa misura della patata, evitando di prendere la parte centrale acquosa. Disponete anche i dadini della zucchina nella vaporiera. Salate entrambi le verdure leggermente.
Tagliate il resto della zucchina a fette. Scaldate un filo di olio in una piccola pentola e unite le zucchine. Salate e pepate e aggiungete un goccio di acqua. Infine, coprite la pentola in modo che continuino a cuocersi con il vapore.
Togliete dal fuoco appena il colore diventa di un verde brillante. La zucchina dovrebbe essere cotta ma ancora croccante.
Trasferite in un bicchiere per il minipimer, aggiungete il basilico e frullate. Man a mano, versate un pò di acqua a filo, fino ad arrivare alla densità desiderata. Aggiustate di sale.
Ungete leggermente i gamberi e fateli scottare, a pancia in giù, in una padella antiaderente, precedentemente scaldata. Premeteli leggermente per evitare che si arriccino troppo. Bastano pochi istanti.
Quando cominciano a diventare opachi, girate e fate scottare anche l'altro lato per qualche secondo. Togliete subito dalla padella, altrimenti si stracuociono, e salate.
Disponete uno specchio di salsa di zucchina al basilico al centro di un piatto. Adagiate 3 gamberi per ogni piatto (a pancia in giù) e fate cadere qualche tocchetto di zucchina e patata a dadini sulla salsa. Infine, cospargete sopra ogni gambero il pangrattato e decorate con una foglia di basilico al centro.

mercoledì 2 marzo 2011

Tempura speziata con salsa di yogurt e menta


Questo è il piatto creativo del quarto episodio della Scuola, eggià, la frittura moscia! ;p L'idea era di mescolare il Giappone, con la tempura, e l'India, con le spezie e la salsa allo yogurt. Peccato che non siamo riuscite a realizzare questo piatto nel migliore dei modi. Anche se, quotando lo chef ospite Pier Giorgio Parini, il gioco avrebbe potuto valere la candela. Ahinoi, ci sono stati degli errori di percorso (mannaggia l'induzione! ;o)) e di dosaggio delle spezie. La ricetta che troverete qui sotto è quella modificata per ottenere un risultato migliore.
Sulla bravura dello chef, che all'età di 33 anni è già titolare di una stella Michelin, Scattidigusto ne scrive con dovizia di particolari. Vedrete che splendori di piatti!!!

per 2-3 persone

1 carota
1/4 di cavolfiore
10-12 foglie grandi di salvia
3 cucchiai di farina + altro per coprire le verdure
100 ml circa di acqua ghiacciata
1/2 cucchiaino di coriandolo in semi
1/4 cucchiaino di cumino in semi
1/2 cucchiaino di curry in polvere
sale
ghiaccio

olio di arachidi, per friggere

Tostate il coriandolo e il cumino in una padella fino a quando scoppiettano leggermente e riuscite a sentire il profumo. Riduceteli in polvere con un mortaio o un batticarne. Dividiteli in due parti: metà ne userete per la pastella; mescolate l'altra metà con del sale fino.
Preparate due ampie ciotole di diverse misure, una più piccola dell'altra. Mettete il ghiaccio con un po' di acqua nella ciotola più grande. Mentre nella ciotola più piccola mescolate la farina, le spezie rimanenti e un pizzico di sale. Appoggiatela sopra la ciotola grande.
Versate l'acqua a filo e mescolate fino ad ottenere un pastella liscia che vela leggermente il cucchiaio.
Tagliate le verdure a fette sottili, di 3 mm circa. Un mandolino vi potrebbe facilitare questo lavoro. Cospargetele di farina extra e setacciate per eliminare quella in eccesso. Immergete le verdure nella pastella e friggete in abbondante olio caldo.
Quando saranno dorate e croccanti, scolate sulla carta da cucina.
Servire con la salsa allo yogurt e il sale speziato a parte.

salsa di yogurt e menta
125 gr di yogurt al naturale
1 cucchiaio di olio extra vergine di oliva
10-15 foglie di menta, tritata
qualche goccia di succo di limone
sale

Il procedimento è facilissimo; basta emulsionare tutti gli ingredienti in una ciotola e la salsa è pronta!

mercoledì 23 febbraio 2011

Spaghetti di Gragnano alle Vongole Cremose e Seppie Scottate


Questo è il piatto creativo che Tania e io abbiamo fatto nel terzo episodio della Scuola. Abbiamo avuto come chef ospite, Viviana Varese, patron del ristorante Alice di Milano, nonché miglior chef donna dell'anno secondo l'Identità Golose! Mi è piaciuta molto la sua cucina: fresca, leggera, colorata ed elegante. Se mi concedete un pò di vanità, nel mio piccolo (ma proprio piccolo piccolo, eh!), mi ci ritrovo. ;p Quanto meno, un giorno mi piacerebbe poter cucinare come lei. :o)) Avrei voluto che questo si (intra)vedesse, peccato che quel giorno ho fatto un pò una figuraccia, la nostra pasta era scotta e sciapa! :o(
In questa ricetta abbiamo pensato di rendere più cremosa la salsa con una patata. Inoltre, abbiamo tritato le vongole per poterle distribuire più omogeneamente sugli spaghetti, in modo che in ogni boccone il commensale riesca a trovare qualche pezzetto di vongola. Ecco il perché delle vongole cremose.
In due abbiamo fatto fatica a finire questo piatto in 30 minuti, siamo riuscite ad impiattare la pasta solo a 20 secondi dalla fine, e si vedeva! ;p Ci sono tanti elementi da curare. Se dovete fare tutto da soli, vi suggerisco di preparare il vostro olio al prezzemolo e la scorza di limone in anticipo, con calma.

per 2 persone

Olio al prezzemolo
una manciata di prezzemolo, solo foglia
olio extra vergine di oliva q.b.

Sbollentate il prezzemolo per circa un minuto. Raccoglietelo con una schiumarola appena il colore diventa di un verde brillante.
Immergete subito in acqua e ghiaccio per bloccare la clorofilla.
Togliete il prezzemolo dall'acqua, strizzate e asciugate per bene con una carta da cucina. Frullate assieme a un po' di olio di extra vergine di oliva.

Scorza candita di limone
la scorza di 1 limone di Amalfi, tagliata a julienne
25 gr di zucchero
50 ml di acqua

Mettete tutti gli ingredienti in una padella e fate ridurre a fuoco basso, fino a quando la scorza sarà trasparente e lo zucchero avrà una consistenza sciropposa.
Lasciate raffreddare a parte.

Spaghetti alle vongole cremose e seppie scottate
400 gr di vongole, anche 500 gr, suvvia! ;o)
4 seppioline
150 gr di spaghetti di Gragnano
1 spicchio d'aglio
1 patata piccola, tagliata a dadini
1 carota
1 gambo di sedano
1/2 cipolla
la scorza di 1 limone biologico
olio extra vergine di oliva
sale

Preparate il brodo dove cucinerete la pasta con la scorza di limone, la carota, il sedano, la cipolla e i tentacoli delle seppie. Tagliate a julienne le rimanenti seppie.
In una padella fate rosolare uno spicchio d'aglio in camicia. Toglietelo quando sarà leggermente dorato e versate le vongole.
Aspettate che si aprano e toglietele dalla padella. Pulite dal guscio, ma lasciatene 6 intatte per la decorazione. Tritate grossolanamente il resto.
Fate cuocere la patata nell'acqua delle vongole fino a quando sarà tenera. Se si asciuga troppo, potete aggiungere un po' di acqua. Frullate per ottenere una crema. Assaggiate e salate solo se necessario.
Nel frattempo, fate bollire la pasta nel brodo per qualche minuto. Trasferitela in una padella ben calda e cominciate a cuocerla a modo di risotto, versando il brodo un mestolo alla volta. Salate leggermente a metà cottura.
A fine cottura, togliete la pasta dal fuoco e mantecate con la crema di patate e la battuta di vongole. Impiattate.
Scottate per qualche secondo la julienne di seppie con poco olio, in una padella rovente. Salate e appoggiatele sopra la pasta.
Finite la decorazione con 3 vongole intere in ogni piatto, un giro di olio al prezzemolo e qualche scorza di limone candita.

giovedì 17 febbraio 2011

Risotto al Lapsang Sauchong con Composta di Cipolla Rossa e Ribes


Non so se state seguendo o meno "La Scuola- Cucina di classe 2"; a cominciare dalla seconda puntata della Scuola dobbiamo gareggiare in coppia fino a quando rimarranno solo 4 squadre. Al sorteggio della bandana ho avuto in sorte il colore turchese, come Tania, che ora è la mia bellissima compagna di banco di origine venezualana. E' destino, le due straniere della classe nella stessa squadra!!! :D
Questo risotto è il primo piatto creativo che abbiamo fatto, ispirandoci al piatto dello chef ospite, Salvatore Tassa. La sua ricetta originale potete leggerla qui. Tra gli ingredienti ci sono il brodo di castagno e il civet di lepre, tutti e due (per fortuna!) sono stati fatti dallo chef. Ora, per rifare il risotto a casa, non ci penso nemmeno a mettermi a scortecciare il castagno! ;o))
Il civet, perdonatemi, ma lo salterei. Invece, affidandomi al mio "naso", ho cercato un'alternativa a quel meraviglioso brodo. Mi ricordo che assomiglia molto al tè, perché di base è un'infusione del legno. Ho letteralmente annusato i vari tè che ho nella dispensa è la mia scelta è caduta sul Lapsang Sauchong, un tè affumicato, che mi ricorda vagamente un profumo legnoso del brodo di castagno.

per 2 persone

Composta di cipolla rossa
30 gr di cipolla rossa di Tropea, tagliata a dadini
30 gr di zucchero semolato
15 gr di acqua

Mettete tutti gli ingredienti in una piccola casseruola.
Fate ridurre a fiamma bassa, mescolando e schiumando di tanto in tanto.
A metà cottura, frullate il tutto (fuori fuoco) con il minipimer per avere una polpa di cipolla più vellutata.
Rimettete di nuovo sul fuoco e lasciate che la composta arrivi alla densità di una marmellata.
Raffreddate.

Composta di ribes
30 gr di ribes
30 gr di zucchero semolato
1 cucchiaio di acqua

Raccogliete il ribes e lo zucchero in una piccola casseruola.
Schiacciate i chicchi con un cucchiaio per far fuoriuscire il succo.
Fate andare la composta su una fiamma bassa.
A metà cottura circa, passate il tutto con il collino per togliere i semi e la buccia.
Rimette sul fuoco e fate andare fino ad arrivare alla corretta consistenza.
Raffreddate.

Risotto al Lapsang Sauchong
circa 1 l di acqua
1 cucchiaino di tè Lapsang Sauchong
120 gr di riso carnaroli
1/2 scalogno, tritato
1/2 cucchiaio di burro
20 gr di mozzarella fresca, tritata finemente
qualche chicco di ribes
olio extra vergine di oliva delicato
sale

Fate bollire l'acqua e preparate il tè. Dopo 5 minuti, scartate le foglie.
Lasciatelo sul fuoco basso per averlo sempre caldo, come se fosse un brodo.
A fiamma bassa, fate appassire lo scalogno con un po' di olio.
Aggiungete il riso e aumentate la fiamma per tostarlo leggermente, fino a quando i chicchi saranno caldi.
A questo punto, cominciate a versare il tè caldo, un mestolo alla volta, aggiungendolo ogni volta che il liquido è quasi assorbito del tutto dal riso.
Procedete mescolando il risotto di tanto in tanto.
Salate a fine cottura, quando il riso sarà quasi del tutto cotto ma sentite ancora l'anima croccante del riso sotto i denti.
Togliete la padella dal fuoco e mantecate con il burro e la mozzarella tritata. Agitate la padella energicamente o aiutatevi con un mestolo.
Se vi sembra che il risultato finale sia troppo denso, potete aggiungere un po' di brodo, magari un cucchiaio alla volta, per evitare di esagerare.
Impiattate e fate cadere delle gocce di marmellate sul riso, alternando tra quella di cipolla rossa e quella di ribes.
Infine, decorate con qualche chicco di ribes per bilanciare il piatto con un tocco di freschezza e di acidità.

P.S.: Questa volta la foto non è mia ma di Francesco Vignali.

sabato 5 febbraio 2011

La Scuola - Cucina di Classe 2

Quindi??? Avete visto la prima puntata della Scuola 2? Allora ora vi posso svelare cosa c'è sulla copertina del mensile Gambero Rosso di questo mese! Eccoci i 16 studenti che hanno superato la prima prova individuale di eliminazione!


Se volete conoscere meglio i concorrenti e partecipare attivamente alle conversazione sul talent show abbiamo anche un gruppo dedicato su facebook e un blog ufficiale. Vi aspetto numerosi! Così magari arriva anche qualcuno a tifare per me! ;o))

Nella prima settimana ho passato la "scrematura" iniziale con il voto più alto e ne sono contentissima! Addirittura un 9 da Toni Brancatisano, la vincitrice della scorsa edizione, che mi ha perfino detto che se un giorno aprissi un ristorante, verrebbe a mangiare da me!!! Poi, due 8 da Allan Bay e dalla direttrice della Scuole del Gambero Rosso, Francesca Riganati, wow!!! ;o)) Spero di poter fare altrettanto bene settimana prossima e di essere meno agitata. Sarà dura, ma ci proverò!

Nel caso a qualcuno interessi, qui sotto trovate la ricetta del piatto che ho fatto nella prova.


per 2 persone:

Purè di carote:
5-6 carote carnose
1/2 cucchiaio di burro
latte q.b.
noce moscata, grattugiata fresca, a piacere
sale

Tagliate le carote a rondelle e cuocete al vapore finché sono tenere.
Versate il tutto in un vaso da minipimer. Aggiungete il sale, la noce moscata, il burro e un goccio di latte.
Frullate e continuate ad aggiungere il latte a filo fino a quando arrivate a una consistenza cremosa, o a quella che piace a voi.
Tenetelo al caldo, meglio se a bagnomaria.

Straccetti di maiale al pepe nero e soia:
250 gr di lonza di maiale
3 cm di zenzero, tagliato a fette
2 cucchiai di salsa di soia (kikkoman)
1/2 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaino di maizena o farina
una punta d'aglio, ridotto in una crema
abbondante pepe nero, macinato sul momento
1/4 di cipolla, tagliata alla julienne sottilissima
olio di arachidi
acqua q.b.
sale

Sbucciate lo zenzero, tagliatelo a fette. Schiacciatelo leggermente con la lama del coltello e il palmo della vostra mano.
Tagliate la lonza a fette e assottigliatele con un batticarne fino a ottenere uno spessore di 3 mm circa. Aiutatevi battendo una sola fetta alla volta coprendola con la pellicola, così la carne non si disfa. Successivamente, tagliate a strisce diagonalmente.
Marinate la carne in una ciotola con metà dello zenzero, metà della salsa di soia, lo zucchero, un pò di pepe e un pò di olio. Massaggiatela per far penetrare meglio il condimento. Lasciate a parte, sarebbe meglio per almeno 30 minuti.
Dopo il tempo di riposo, aggiungete la farina e mescolate in modo che copra omogeneamente la carne.
Scaldate bene 2 cucchiai circa di olio in una padella o, meglio ancora, un wok.
Aggiungete il resto dello zenzero e la crema di aglio. Fate attenzione a non bruciarla.
Appena sentite il profumo dell'aglio cotto, unite gli straccetti e mescolate. Aggiungete la rimanente salsa di soia, abbondante pepe nero e la cipolla. Saltate il tutto energicamente.
La lonza non deve cuocere al lungo, è già cotta appena prende il colore biancastro. Mentre la cipolla deve risultare trasparente ma ancora croccante.
Infine, versate un goccio di acqua, quanto basta per creare una salsa abbastanza densa.
Visto che la sapidità è una cosa soggettiva, potete aggiustarla a vostro gradimento con la salsa di soia o con il sale.
Servite caldo assieme al purè di carote.

martedì 25 gennaio 2011

Eccomi qua!

Non sono stata in grado di mantenere la mia promessa! Ma vi giuro che "aggiornare il blog più spesso" era una delle mie risoluzioni per il 2011. Fidatevi! Ora vi spiego il perché della mia assenza.
Questi ultimi tre mesi, purtroppo (ma e anche per fortuna), sono stata un po' nomade. Non ho fatto in tempo a svuotare la valigia e fare il bucato che già dovevo rifarla. Sono stata a trovare la mamma in Indonesia (vi racconterò più in là) e ho fatto diversi viaggi a Roma per una nuova avventura.
Qualche mese fa, ho preso il coraggio di mandare il mio curriculum al Gambero Rosso Channel per un programma che stavano per fare, ed ecco il risultato ;o)):






Non è difficile riconoscermi, sono l'unica asiatica che vedete nei promo! Quindi, ogni giovedì, a cominciare dal prossimo 3 febbraio, alle ore 21.30, mi raccomando, tutti a guardare il canale 411 di SKY e a tifare per me! ;o))

Se volete sapere qualcosa in più sul programma, leggete qui e qui, dove trovate anche i miei compagni di Scuola. Avete letto? Ci tengo solo a precisare che non ho mangiato il pesciolino e che sono abbastanza sana di mente! Inoltre, sono innocua, non avrei la capacità di essere una serial killer! Poi, infine, ho anche scoperto che non sono l'unica al mondo ad averlo fatto, e questo mi ha dato pace! ;o) Grazie, Francesco! Salutami tanto tua mamma!

Ah, Giorgio (di Padova), no, non sono stata rapita a Siviglia! ;o) E cara Antonia (la campionessa di Mah Jong), certo sì che vi faccio lo spezzatino indonesiano volentieri! ;o))