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mercoledì 27 giugno 2012

Andiamo a Bali con i Sate Lilit!

In classe uno dei miei alunni del Civiform mi aveva domandato perché non avessimo fatto questi spiedini di pesce in occasione della lezione di cucina Indonesiana. Luca, mi dispiace tanto, ma il lemongrass, ahinoi, costa un occhio della testa! Ora, però, ti do la ricetta, così li puoi fare a casa, d'accordo? ;) Quindi, Alex, abbassa per favore il prezzo di questi bastoncini mooolto preziosi in modo che io possa fare più spesso i sate lilit! :))
Sate lilit letteralmente vuol dire "spiedini avvolti", tipici dell'Isola di Bali. Solitamente sono fatti di pesce a polpa bianca, alternativamente, si possono preparare anche con i gamberi, il bovino, il pollo o l'anatra macinati. Tradizionalmente il pesce va battuto a mano col coltello e lasciato a marinare con tutte le erbe aromatiche e le spezie, ridotte in precedenza in una pasta con il mortaio. Fortunatamente oggi esiste il robot!

per 20 spiedini

600 gr di filetti di pesce bianco (merluzzo/ dentice/ muggine), tagliato a tocchetti
20 stecchi di lemongrass (in alternativa, 20 spiedini di bambù) +
1 radice di lemongrass, tagliata a rondelle sottili
100 gr circa di cocco grattugiato ed essiccato
100 ml di latte di cocco
2 scalogni o cipolloti, tagliati a fette sottili
1 spicchio d'aglio, tagliato a fette sottili
1 peperoncino fresco Tailandese, privato dai semi e tagliato a rondelle
2 cm di zenzero fresco, macinato
1 cucchiaino di curcuma in polvere
1/2 cucchiaino di coriandolo in polvere
4-5 foglie essiccate di kaffir lime (se usate quelle fresche, ne basteranno 2)
pepe bianco
sale

Ponete tutti gli ingredienti nel robot e riducete il tutto fino a ottenere un composto omogeneo, come un impasto di polpette.
Lasciate a riposare in frigo per almeno per un paio di ore e al massimo una notte. In questo modo le spezie avranno il tempo per amalgamarsi meglio, l'impasto sarà più facile da lavorare e non si attaccherà sulla griglia.
Trascorso il tempo di riposo, pulite gli stecchi di lemongrass dalle foglie più esterne e battete leggermente la parte della radice per aiutare a rilasciare l’aroma durante la cottura.
Prendete circa 30 gr di polpa di pesce e avvolgetelo su uno stecco di lemongrass, per coprire la parte della radice. Continuate fino all'esaurimento dell'impasto.
Cuocete gli spiedini alla brace o sulla una bistecchiera. Non girateli troppo spesso, fate dorare prima da un lato poi dall'altro.
Serviteli con il riso al vapore o nasi kuning (il riso giallo), accompagnati magari con uno spicchio di lime e urab.

Dopo questo post, vi arriveranno prossimamente (giuro! ;)) anche altre ricette di piatti tipici indonesiani. Ho dovuto impegnarmi a prepararle e scriverle perché nel mese di Luglio sarò ospite del programma "La Cucina degli Altri", condotto da Laura Cirilli, sul Gambero Rosso Channel. Sì, è lo stesso canale, 411 su SKY, del talent show "La Scuola - Cucina di Classe 2" a cui ho partecipato l'anno scorso. Andrà in onda tre volte al giorno alle ore 9, 14 e 23.30 (per esser certi che non perdiate una singola puntata! :D), alternato alla cucina marocchina. Segnatevele sull'agenda, queste sono le date delle puntate di cucina Indonesiana: giovedì 2, sabato 4, lunedì 6, venerdì 10, domenica 12, giovedì 16, sabato 18, lunedì 20, venerdì 24, domenica 26 e giovedì 30 luglio.

martedì 6 dicembre 2011

Una Vellutata di Sedano Rapa e Patate Bianche per Uno Sportivo


Evvabé, prima o poi dovevo dirvelo. Probabilmente è giunto il momento di farvelo sapere, perché sarà dura tenere sempre tutto nascosto! ;) Allora, da circa due settimane sta andando in onda un programma di cucina in una piccola TV del Friuli Venezia Giulia, che non ha niente a che fare con il mondo enogastronomico, tranne per il fatto che il direttore è una buona forchetta e che ai registi piace cucinare. Infatti, la TV si chiama FVGSport Channel! Non serve spiegare di che cosa si occupa solitamente! :) Al direttore è venuta l'idea di mettere assieme questi due mondi che ama, e è così è nata l'idea di fare Sports Kitchen.
Cosa centro io? Allora, io sarei l'assistente della produzione/ l'autrice/ la cuoca/ e la conduttrice del programma! ;p Almeno, ci sto provando. Stiamo provando assieme a fare un programma che nessuno di noi aveva mai fatto prima. Li sto facendo impazzire con le mie pignolerie, quindi, abbiate pazienza se la qualità non è ancora all'altezza dei canali specializzati in cucina. Non siate troppo severi con noi! ;p

Il nome del programma lo devo a un mio caro amico, Alberto (in arte, Klaaro :)), nonché il grafico e il web designer per questo blog, che sta pure preparando la sigla per il programma. Sì, in effetti, lo sto sfruttando un pò troppo! ;p Mentre il programma non avrebbe potuto nemmeno esistere senza il sostegno di Risto'Tec che ha costruito una cucina tutta per me nello showroom a Pradamano (UD) e che mi dato la libertà di scegliere e usare gli attrezzi e i gadget di cucina disponibili in negozio! :D
In ogni puntata di Sports Kitchen, cucino e chiacchiero con un personaggio del mondo sportivo locale in modo easy. ;) Non parliamo troppo della loro carriera sportiva, lascio quella parte ai miei colleghi, anche perché, ammetto, di sport ne capisco poco e ne conosco di meno! :D Questa La prossima settimana l'ospite sarà Paolo Vidoz, il campione di pugilato Goriziano, che di recente ha partecipato a MasterChef. Noi ci siamo divertiti a fare questa puntata, spero vi divertiate anche voi a guardarla. Quindi, mi raccomando, alle 20.30 di domani mercoledì sera, premete il canale (Ddt) 113 se siete in Friuli e 189 se abitate in Veneto. Altrimenti le repliche sono di venerdì e domenica alle 13. 
Ah, se vi piacciono poi i miei grembiuli, sono stati fatti da una mia amica, Sara Bertolini per L'Orto sul Tasto, un'azienda di un'altra mia amica, Elisabetta Dainese, di cui vi ho parlato tempo fa, che ci ha gentilmente procurato le verdure e altri prodotti golosi friulani. Eh, Udine è piccola e siamo tutti amici! ;))

Ok, ora basta, ho parlato troppo! :)) Eccovi la ricetta del piatto che farò assieme a “Paolone” Vidoz.

per 2 persone

La crema:
250 gr di sedano rapa
250 gr di patate bianche
1 scalogno, tritato
olio extra vergine di oliva
1,2 l di acqua circa
sale
pepe


Sbucciate e tagliate a piccoli dadi il sedano rapa e le patate.
Scaldate un filo di olio a fiamma bassa in una casseruola e fateci stufare lo scalogno.
Non appena diventa trasparente, unite il sedano rapa e lasciate che si rosoli per 2-3 minuti, poi aggiungete le patate.
Salate, pepate e lasciate a cuocere per un paio di minuti prima di versare l'acqua, quanto basta per coprire i tuberi fino a 3 cm di altezza. Coprite la casseruola e aumentate il fuoco a fiamma media.
Quando prende il bollore potete lasciare il coperchio leggermente socchiuso. Questo non è necessario se avete il coperchio con un piccolo buco per far fuoriuscire il vapore.
Lasciate a cuocere la vostra zuppa per circa 15-20 minuti, fino a quando il sedano rapa e le patate sono teneri e si sfaldano facilmente se li schiacciate con il mestolo.
A questo punto l'acqua dovrebbe essersi ridotta fino a coprire a malapena le verdure.
Frullate con il minipimer fino ad avere una crema. Aggiustate di sale e pepe se occorre e, volendo, potete passarla al setaccio per avere una consistenza ancora più vellutata.
Servite calda completata dall'olio al sedano e accompagnata dai crostini.

Olio al sedano:
una manciata di foglie di sedano
olio extra vergine di oliva
acqua + ghiaccio
(acqua ghiacciata)

Portate a ebollizione un pentolino di acqua. Sbollentate le foglie di sedano per meno di un minuto, giusto fino a quando il colore cambia in un verde più brillante.
Raccoglietele con una schiumarola e immergetele subito in una ciotola colma di acqua ghiacciata. Questo serve per fermare immediatamente la cottura e bloccare la clorofilla.
Strizzate e asciugate bene le foglie premendole tra qualche foglie di carta da cucina o in uno strofinaccio.
Tagliatele finemente e frullate con un minipimer assieme a un po’ di olio extra vergine di oliva, quanto basta per far girare il frullatore, fino a quando le foglie si sono ridotte a piccoli puntini verdi.
Se lo conservate bene in frigo in una bottiglia ben chiusa, questo olio potrebbe durare anche per 2 settimane senza perdere il suo colore verde brillante.
Potete usare lo stesso procedimento per il prezzemolo, il basilico e la menta, ma, mi raccomando, le ultime due erbe aromatiche non starebbero bene in questa ricetta!

Crostini:
pane rustico raffermo
olio extra vergine di oliva
sale
pepe


Tagliate il pane raffermo a dadini di 1x1 cm circa e adagiateli in una placca da forno.
Condite con l'olio extra vergine di oliva, sale e pepe.
Infornate a 160°C (ventilato) per circa 10-15 minuti fino alla doratura.

P.S.: oggi la foto va così! L'ho fatta col cellulare, la mia macchina fotografica è in centro di assistenza! :(( 

lunedì 21 marzo 2011

Linguine con Crema di Carciofi e Fiammiferi di Prosciutto 


Una ricetta, come sempre, basata su quello che sono riuscita a trovare al mercato e nel frigorifero! ;o) Questa volta è tempo di sbarazzarmi di un po' di carciofi! Visto che da un pezzo non ho pubblicato una ricetta di primi, oggi è tempo di pasta! In questo caso, le linguine. La mia pasta preferita è quella di Gragnano. Poiché non costa poi tanto di più rispetto alle altre, perché non trattarci bene? Per chi se lo può permettere, potete andare a comperare quella artigianale nelle gastronomie, ma anche quella che potete trovare al supermercato è ottima. Un indizio: ha la busta trasparente con la scritta nera.

per 2 persone

150 gr di linguine
25 gr circa di prosciutto crudo (1 fetta di 1 mm)
2 carciofi
1 limone
1 spicchio d'aglio
3 rametti di timo
sale
pepe bianco
olio extra vergine di oliva

Parmigiano-Reggiano

Tagliate il prosciutto a fiammiferi. Rosolate in poco olio per renderlo croccante. Scolate su una carta assorbente e mettete a parte.
Mondate i carciofi: Tagliate la punta e scartate le foglie esterne. Divideteli in due, togliete la "barba" e tagliateli a julienne (fili sottili). Immergeteli subito in una bacinella di acqua fredda e acidulata con il succo limone, per evitare l'ossidazione.
Scaldate un filo di olio in una padella a fuoco basso. Fate insaporire l'olio con uno spicchio d'aglio schiacciato. Toglietelo quando sarà dorato e ponete 2 rametti di timo. L'altro rametto vi servirà più tardi.
Successivamente, aggiungete i carciofi, rosolateli leggermente e versate un filo di acqua, una quantità sufficiente per coprire la verdura. Chiudete con un coperchio e lasciate sobbollire fino a quando i carciofi saranno teneri.
Nel frattempo, cuocetevi la pasta. Di tanto in tanto, controllate la cottura di carciofi. Salate e pepate leggermente alla fine.
Togliete i rametti di timo e riducete 2/3 dei carciofi in una crema con un frullatore ad immersione. Aggiungete un filo di acqua di cottura della pasta per ottenere la densità desiderata. Non dovrebbe essere troppo liquida. Tenete al caldo l'altro terzo dei fili di carciofi.
Scolate la pasta ancora al dente e continuate a cuocerla nella padella dove avete cucinato i carciofi. Aggiungete mezzo mestolo dell'acqua di cottura e versate metà della crema. A fuoco spento aggiungete i carciofi rimasti, un filo di olio e foglie di timo dall'altro rametto rimasto.
Mettete un cucchiaio di crema a specchio al centro del piatto caldo e appoggiatevi un nido di pasta. Decorate con i fiammiferi di prosciutto, qualche scaglia di parmigiano e delle gocce di olio a crudo.

venerdì 11 marzo 2011

Quesadillas


Questi giorni sono un pò indaffarata, a volte ricordo solo all'ultimo momento che forse è giunto il momento di pranzare! Quando la fame attacca ma non ho tanto tempo per mangiare, questa piadina stile messicano, ovvero la quesadilla, è ideale. Si prepara in pochissimo tempo dato che quasi non si cucina, con gli ingredienti che (quasi sempre) ho in frigo. E' molto comoda anche da consumare davanti al computer e, se volete, da portare in ufficio. In questo caso, sarebbe meglio riscaldare la piadina nel microonde, altrimenti perdete la bellezza del formaggio filante.

per 4 quesadillas:

1 pacco di tortillas di 8 pezzi
1 pacco di 250 gr di cheddar o scamorza, a fette
4 friggitelli
4 pomodori secchi
un pizzico di coriandolo in polvere
qualche foglia di coriandolo fresco (se c'è, altrimenti saltatela)

Tagliate i friggitelli e i pomodori secchi a dadini e tritate il coriandolo fresco. Mescolateli in una ciotola assieme a un pizzico di coriandolo. Dividete in 4.
Adagiate una foglia di tortilla su una griglia di ghisa già calda e cospargete di 1/4 del trito di friggitelli e pomodori.
Appoggiate 2-3 fette di cheddar e coprite con un'altra foglia di tortilla.
Quando il formaggio sarà sciolto, girate per far dorare ambi i lati della quesadilla.
Fate lo stesso con le altre tre piadine.

Basteranno per 4 persone in dieta e 2 persone molto affamate. ;o))

lunedì 7 marzo 2011

Gamberi Scottati su Salsa di Zucchina al Basilico


Questo è il piatto creativo del quinto episodio, beh, non esattamente. Nella foto vedete il piatto rifatto a casa senza la tensione che blocca cervello e mani! Non voglio far brutta figura a mettere la versione più disordinata! ;o)) Il tema era i crostacei e lo chef ospite era Gioacchino Pontrelli del ristorante Lorenzo a Forte dei Marmi, Lucca. Sulla sua bravura lascio la parola agli esperti; Scattidigusto e Luciano Pignataro. Vedrete che avrete subito desiderio di prenotare una vacanza nella località balneare, solo per poter poi andare ad assaggiare le sue delizie!
Tornando a noi, anche stavolta il nostro piatto non ha avuto molto successo. :(( Tania e io avremmo voluto vincere assieme almeno una puntata e pensavamo di poterlo fare con questo piatto che ci era piaciuto molto. Ahinoi, gli altri sono stati più bravi e il piatto nostro non era perfetto. C'erano degli elementi da migliorare che non ci hanno soddisfatte del tutto. Comunque sia andata, noi siamo orgogliose di essere ancora in gara; cavolo, siamo tra le tre donne rimaste!!! Come sempre, la ricetta che trovate qui sotto è quella modificata, tenendo conto degli errori e pareri della giuria. Ah, nella versione originale abbiamo usato i gamberi rossi, abbiate pazienza se li ho cambiati con le più umili mazzancolle! ;o)

per 2 persone

6 gamberoni / mazzancolle
2 zucchine piccole
10 foglie di basilico
1 patata piccola
2 cucchiai di pangrattato
una micro punta d'aglio
sale
pepe
olio extra vergine di oliva

Sgusciate i gamberi e togliete l'intestino. Fate un'incisione lungo la schiena e apritele come un libro. Mettete a parte.
Scaldate un cucchiaio di olio in una padellina con l'aglio. Quando l'aglio sarà dorato, toglietelo. Tostate e fate dorare il pangrattato in questo olio profumato. Salate leggermente.
Sbucciate la patata e tagliatela a dadini. Disponetela in una vaporiera. Tagliate metà zucchina a dadini, più o meno della stessa misura della patata, evitando di prendere la parte centrale acquosa. Disponete anche i dadini della zucchina nella vaporiera. Salate entrambi le verdure leggermente.
Tagliate il resto della zucchina a fette. Scaldate un filo di olio in una piccola pentola e unite le zucchine. Salate e pepate e aggiungete un goccio di acqua. Infine, coprite la pentola in modo che continuino a cuocersi con il vapore.
Togliete dal fuoco appena il colore diventa di un verde brillante. La zucchina dovrebbe essere cotta ma ancora croccante.
Trasferite in un bicchiere per il minipimer, aggiungete il basilico e frullate. Man a mano, versate un pò di acqua a filo, fino ad arrivare alla densità desiderata. Aggiustate di sale.
Ungete leggermente i gamberi e fateli scottare, a pancia in giù, in una padella antiaderente, precedentemente scaldata. Premeteli leggermente per evitare che si arriccino troppo. Bastano pochi istanti.
Quando cominciano a diventare opachi, girate e fate scottare anche l'altro lato per qualche secondo. Togliete subito dalla padella, altrimenti si stracuociono, e salate.
Disponete uno specchio di salsa di zucchina al basilico al centro di un piatto. Adagiate 3 gamberi per ogni piatto (a pancia in giù) e fate cadere qualche tocchetto di zucchina e patata a dadini sulla salsa. Infine, cospargete sopra ogni gambero il pangrattato e decorate con una foglia di basilico al centro.

venerdì 8 gennaio 2010

Pesto di Coriandolo Fresco e Mandorle

La befana è andata via e sono tornata io! ;o)) Questa volta, scusate davvero per la mia lunghiiiiiissssima assenza! Il mese scorso è stato molto impegnativo dal punto di vista lavorativo. Essendo una precaria, collaboro con più posti e, chissà perché, tutti mi hanno chiamata nel mese di dicembre! Per l'amor di Dio, è andata bene così, se non che, un paio di volte, mi capitava di dover correre da un posto e l'altro e di fare praticamente 2 giornate di lavoro in una! Alla fine, quando arrivavo a casa, il cervello poteva pensare solo al piumone e non ero più in grado di scrivere in italiano decentemente! ;o))
Di conseguenza, come avete notato, non sono riuscita a pubblicare le ricette di quei contorni express che vi ho accennato. Peggio ancora, non sono riuscita nemmeno a farvi gi auguri di Natale.... :o( Ora, con il ritardo di una settimana, vi auguro un 2010 splendido, pieno di gioa, soddisfazioni e tante buone cose da... sperimentare. Ed ecco la prima:

per 3-4 persone

210-300 gr di bavette (dipende dal vostro appetito)
30 gr mandorle pelate, tritate
30 gr grana, grattugiato
2-3 mazzetti (20 gr circa) di coriandolo fresco, foglie e gambi
una punta d'aglio
100-120 ml olio extra vergine di oliva

sale q.b.

mandorle pelate in scaglie, q.b.
(facoltative)

Cuocete la pasta in abbondante acqua salata bollente. Uso le bavette, ma potete usare altri tipi di pasta, anche le troffie liguri vanno benissimo.
Frullate il resto degli ingredienti con un minipimer, tranne le mandorle in scaglie.
Condite la pasta cotta con il pesto ottenuto.
Dividete in porzioni e spolverate di mandorle in scaglie. Quest'ultimo tocco non è obbligatorio, mi piace l'effetto croccante che dà e, nello stesso tempo, richiama le mandorle usate nel pesto.
Mangiate la pasta bella calda!

Ora, è giunto il momento per me di tornare a fare il bucato e mettere a posto la casa che ho abbandonato per un mese. Poi, dovrò andare a fare la spesa per la cena a Casa del Campo domani sera. Salvo rari occasioni, adesso ci sono io a cucinare al circolo ogni sabato sera. Quindi, se siete da queste parti, passate pure! Mi farebbe davvero tanto piacere! :o) A presto! Promesso!

venerdì 30 ottobre 2009

Cavolo Rapa Gratinato alle Erbe

Ora che è arrivato il freddo, il mercato è riempito di vari tipi di ortaggi appartenenti alla famiglia cavoli. Da bambina non mi facevano impazzire, soprattutto per via dell'odore forte che emanavano quando la tata li cucinava. Sì, la tata, la mia mamma è una pessima cuoca! ;o)) Non ho grandi ricordi della sua cucina, tranne quei biscotti che erano così duri che non riuscivo nemmeno a masticare. ;oD
Nonostante ciò, se oggi mia sorella e io mangiamo i cavoli è tutto merito suo. Ha avuto successo perché era furba! Aveva usato la nostra debolezza contro di noi! Un giorno aveva fatto i cavolfiori saltati con i würstel tagliati a pezzi, quindi eravamo costrette a magiare tutti e due! So che l'abbinamento vi fa orrore ma, credetemi, per noi era la cosa più buona che avesse cucinato la mamma! ;o)
Da grande, quando non c'era più una tata che ci faceva da mangiare, ho cominciato a cucinare io per sopravvivenza! :o))

Comunque, questa mia ricetta di cavoli farà sicuramente meno stupore rispetto al cavolfiore e i würstel della mamma. Secondo me, potrebbe essere un primo approccio più dolce alla famiglia di cavolfiori, per chi non li ama particolarmente. L'ho testata su mio marito! ;o) Nella foto sono i cavoli rapa, quelle verdure strane di cui vi ho parlato tempo fa. Potete però usare tranquillamente i cavolfiori, anzi, forse sono anche più buoni per essere gratinati.

per 2-3 persone

2 cavoli rapa
(o 1 cavolfiore piccolo)
4 cucchiai colmi di pangrattato

1 filetto di acciuga sottolio

una punta d'aglio

una manciata di prezzemolo

1 rametto di rosmarino

2 rametti di timo

qualche foglia di salvia

20 gr parmigiano
o grana, grattugiato
sale e pepe q.b.

olio extra vergine di oliva q.b.


Sbucciate i cavoli rapa con il pelapatate e tagliateli a cubetti. Lessateli in acqua salata per circa 15 minuti, fino a quando si sono ammorbiditi ma non spappolati.
Fate la prova con uno spiedino di bambù. Vi dovrebbe entrare facilmente senza spezzare i cubetti in due. Come la prova che fate con le patate lesse, insomma.
Se usate i cavolfiori, basta sbollentarli per circa 5 minuti, fino a quando il colore è cambiato da un bianco opaco a un bianco più lucido.
Mentre le verdure bollono, tritate finemente l'acciuga, l'aglio e tutte le erbe. Trasferite il trito in una ciotola ampia assieme al resto dell'ingrediente, incluso l'olio. Versatene una quantità sufficiente per umidire il pangrattato. Mescolate il tutto con le mani per poter distribuire bene le erbe e i condimenti al pangrattato.
Scolate i cavoli rapa e unite al pangrattato alle erbe. Scuotete leggermente la ciotola per far coprire omogeneamente tutte le superficie dei cavoli con il pangrattato. Aiutatevi con le mani se vi va meglio.
Trasferite in una teglia bassa leggermente oleata e infornate a 180°C per circa 15 minuti, fino alla doratura. Servite caldo.

venerdì 9 ottobre 2009

Zucchine Tonde Ripiene di Mozzarelle

Lo so, ormai la stagione delle zucchine sta finendo e avrei dovuto condividere questa ricetta con voi (decisamente) molto prima. La pubblico ora perché altrimenti devo aspettare fino alla prossima estate e corro il rischio di dimenticarmela. Ho pensato: magari qualcuno di voi ha la fortuna di avere queste zucchine tonde nel suo orto o, come me, riesce ancora a trovare le ultimissime della famiglia qui. In tal caso, vi suggerisco di provare subito questa ricetta. Con queste zucchine ripiene sono riuscita anche a far mangiare le verdure alla mia mamma!!! E' una gran cosa dato che lei, come magari anche i vostri figli, di solito non vuole nutrirsi di cose verdi. ;o) Omettendo l'acciuga, potrebbe essere anche un secondo vegetariano.

per 4 persone:

4 zucchine tonde da 250 gr circa
2 mozzarelle da 125 gr
1 filetto di acciuga sottolio (facoltativo)
una punta d'aglio

una manciata di prezzemolo

4 cucchiai di pangrattato

15 g di pinoli
, tostati
15 g di uvette
, ammollate in acqua tiepida e strizzate
una manciata di basilico
(10-15 foglie circa)
sale e pepe q.b.

olio extra vergine di oliva q.b.


Zucchine ripiene:
Tagliate le zucchine in due, lasciando circa due dita di polpa sulla parte del picciolo per formare una specie di coperchio. Con uno scavino (o un cucchiaino), svuotate le zucchine dalla parte "spugnosa" della polpa (quella con i semi per intenderci) per ottenere delle ciotoline. Lasciate circa 1,5 cm di polpa soda sui bordi e conservate quella che avete scavato per fare la salsa.
Sbollentate le zucchine in acqua salata per circa 5 minuti per le "ciotole" e 2-3 minuti per i "coperchi". Scolate e asciugate con la carta di cucina. Aiutatevi con una pinza per tirarle fuori dall'acqua delicatamente per evitare di romperle.
Tritate finemente l'acciuga assieme all'aglio e al prezzemolo. Strappate le mozzarelle con le mani per ridurle in piccoli pezzi, o aiutatevi con una forchetta se vi va meglio. Unite il trito, il pangrattato, le uvette e i pinoli. Regolate di sale e pepe. Il risultato finale non dovrebbe essere un composto appiccicoso. All'occorrenza, aggiungete ancora un po’ di pangrattato.
Dividete il ripieno in quattro e riempite le zucchine, cercando di fare delle cupolette. Sistematele in una teglia leggermente oleata e infornate per circa 15-20 minuti a 170°C (ventilato), fino alla doratura del ripieno.

La salsa:
Rosolate la polpa scartata che avete messo a parte con poco olio, sale e pepe. Quando si è ammorbidita e il colore diventa più lucido, aggiungete il basilico spezzettato con le mani sul momento. Appena il colore delle foglie diventa di un verde brillante (ci vogliono solo circa 30 secondi) spegnete il fuoco e frullate il tutto con un minipimer.
Se necessario, aggiungete l'acqua di cottura della zucchina, un cucchiaio alla volta, fino a ottenere la consistenza desiderata. Non deve essere troppo liquida, dovrebbe poter "velare" un cucchiaio. Sistemate la salsa al centro del piatto e appoggiate la zucchina ripiena sopra. Servite caldo.

sabato 11 luglio 2009

Roast Beef all'Inglese e Insalata di Erbe Aromatiche

Nonostante sia il mese di Luglio qui, in Friuli, non possiamo ancora lasciare il golf a casa né andare al mare a prendere... freddo! Ma vorrei essere ottimista e convincermi che l'estate sia davvero arrivata. Quindi, ecco un classico secondo freddo con una bella insalata fresca di erbe aromatiche!
A dire la verità, avevo soltanto una confezione di germogli in frigo. Quindi, per accompagnare il mio roast beef, ho dovuto ricorrere alla mia terrazza-orto e le erbe erano le uniche cose che potevo raccogliere! ;o)

per 3-5 persone


Roast beef:
500 gr carne di bovino per roast beef
2 cucchiai di senape dijon (ho usato quella al pepe verde)
abbondante pepe nero
sale q.b.

1 cucchiaio di burro chiarificato
2+ 3 cucchiai di olio extra vergine di oliva
aceto balsamico o succo di limone q.b.


Insalata:
erbe aromatiche q.b. di cui:
prezzemolo, basilico, basilico a foglia riccia, borragine, fiori di borragine, erba cipollina e germogli di alfalfa (o altri tipi di germogli).

Legate il roast beef con uno spago da cucina se avete un pezzo di carne a forma irregolare. Spalmate con sale, pepe, senape e, infine, irrorate con 2 cucchiai di olio. Lasciate riposare in frigorifero a marinare per una notte, meglio se in un contenitore ermetico. Il giorno dopo, scaldate, a fuoco medio, il burro chiarificato e gli altri 3 cucchiai d'olio in un'ampia casseruola. Con l'aiuto di una pinza, rosolate la carne per far dorare la parte esterna. Trasferite in una teglia da forno e infornate in un forno ventilato già caldo a 180°C per 15 minuti, per ottenere la parte interna ancora rosata (come nella foto). Lasciate ancora per circa 5 minuti per una cottura media. Avvolgete subito nell'alluminio e lasciate riposare per un minimo di 15 minuti prima di tagliarlo a fette sottili. In questo modo, il liquido si stabilizza e la carne non perde il succo. Servite freddo con dell'insalata di erbe aromatiche e condite con una vinaigrette al limone o all'aceto balsamico.

Metodo di cottura:
Per essere sicura di non stracuocere il vostro roast beef, l'ideale sarebbe misurare la temperatura al "cuore" della carne con un termometro (o una sonda) e fermare la cottura quando esso arriva a 60-65°C. Ma, dato che mi scoccia doverlo fare e ho solo un forno casalingo (cioè, senza la sonda), mi regolo così: per una cottura "perfetta", di base, per 500 gr di carne ci vogliono circa 15-20 minuti di cottura in forno a 180°C. Non di più, altrimenti la carne risulta troppo asciutta e stopposa!
Per un'informazione più dettagliata sul tema, leggete questo articolo di Dario Bressanini sul suo blog "Scienza in Cucina". Devo dire che i suoi articoli e esperimenti mi hanno aiutato molto a capire la parte scientifica e "chimica" della cucina e, di conseguenza, a fare meno danni. ;o) Ecco per capire meglio chi è il personaggio in due parole, Comida è l'esperta!
Ah, se conoscete altri modi e metodi di cottura del roast beef, vi prego di condividere!