martedì 29 settembre 2009

Saòr di Finocchio

L'illuminazione per questa ricetta mi era venuta a forza di pulire e aprire le sardine a modo di farfalla e di tagliare a julienne chili di cipolle, ogni santo giorno (o quasi), per fare le sarde in saor. Erano i tempi dell'apprendistato e, per sfortuna nostra (stagisti), i clienti del ristorante sembrava gradire molto questa pietanza, originaria del Veneto ma si mangia tanto anche qui in Friuli, magari con della polenta bianca.
Le sarde in saòr sono praticamente delle sardine fritte, conservate assieme alle cipolle stufate in agrodolce con abbondante pepe nero in grani. La versione originale comprende anche l'uso di pinoli e uvetta. Per la ricetta delle sarde in saòr, andate pure qui, sul blog "La Cucina di Calycanthus".

Questa ricetta di finocchio in saòr partecipa al concorso "Tapas per l'Estate", promosso da Erborina. Anche se, a dire il vero, i finocchi sono reperibili verso fine estate. Spero vada bene lo stesso. ;o) Visto il tema, ho pensato di servirli su rondelle di polenta bianca (tostate) con delle sardine, rigorosamente tirate fuori da una scatola di latta! xo) Ero un po' pigra! In un mondo perfetto, dovrebbero essere le alici o le sardine marinate (con sale, pepe, limone e olio evo) o, perché no, i pesciolini fritti. Se siete più pigri di me e non avete voglia neanche di fare la polenta, sono buoni pure con questi cracker che creano dipendenza. ;o)



Per 2 persone (come contorno) o 10-15 tapas:

1 cipolla bianca o dorata
1 finocchio grosso
1 cucchiaino di pepe nero in grani + altro macinato fresco q.b.
1/2 cucchiaio di zucchero semolato (o di canna biondo)
2 cucchiai di aceto di vino bianco (o di mele)
sale q.b.
olio extra vergine di oliva q.b.


Tagliate la cipolla e il finocchio a julienne; a strisce finissime. Se tagliate il finocchio molto in anticipo, sarà meglio metterlo in acqua fredda acidulata con il succo di limone o aceto. In questo modo prevenite l'ossidazione e il finocchio mantiene il suo colore bianco.
Versate un po’ di olio, una quantità sufficiente per coprire il fondo della padella. Scaldatelo a fuoco medio e fateci soffriggere la cipolla. Mescolate ogni tanto, facendo attenzione di non bruciarla. Deve stufare dolcemente fino a quando diventa trasparente.
Aggiungete il resto degli ingredienti, tranne l'aceto. Lasciate cuocere ancora per circa 5-10 minuti. Dovete far ammorbidire il finocchio ma non spappolarlo; dovrebbe avere la stessa trasparenza della cipolla tanto da non riuscire più a distinguerli.
A questo punto, unite l'aceto. Mescolate bene e lasciate cuocere ancora per circa un minuto. Spegnete il fuoco e lasciate riposare per circa 5 minuti, con la padella coperta, prima di consumarlo.
Questo finocchio in agrodolce è un ottimo contorno per i pesci fritti o le salsicce. Può essere consumato caldo o a temperatura ambiente, sta a voi la scelta.

3 commenti:

Sara B ha detto...

è una ricetta strepitosa, nei sapori e nella presentazione, complimenti!

puracucina ha detto...

Sono contenta se ti piace la ricetta e grazie mille del complimento!!!
Ho appena sbirciato il tuo blog, al confronto sono davvero una pricipiante! :o)

maite_i calycanti ha detto...

bello davvero. Mi piace molto anche il modo in cui ti presenti e parli di te. il tuo mix di origini e sapori, complimenti.