giovedì 21 ottobre 2010

Ratatouille all'aceto balsamico 

Mi auguro che tra di voi non ci siano dei filo-francesi critici che comincino a protestare e a dirmi che questa ricetta NON è la vera ratatouille. Lo so bene! Ma chiamarla così suona meglio ed è molto più breve di "Dadolata di verdure al forno all'aceto balsamico" che, tra l'altro, non sta nemmeno nello spazio apposito per il titolo. ;o)) 



Allora, ho preso un peperone giallo, uno rosso e uno verde, una melanzana, tre zucchine e, già che stavo facendo pulizia del frigo, tre carote.



Ho tagliato tutte le verdure a dadini, più o meno della stessa grandezza. Ovviamente, prima ho sbucciato le carote e mondato i peperoni.


Fatto questo, ho accesso il forno (ventilato) a 170°C e ho versato il tutto in due placche da forno. Non ho stretto troppo le verdure perché altrimenti sarebbero diventate lesse non arrostite.


Ho condito con il sale, il pepe e l'olio extra vergine di oliva. Ho mescolato bene il tutto in modo che il condimento coprisse bene tutta la superficie.
Ho inserito le teglie nel forno una volta raggiunta la temperatura desiderata. 

Ho aspettato che il tutto fosse leggermente dorato e che le carote fossero tenere, prima di togliere le teglie. Erano passati circa 20-25 minuti, ma dipende sempre da quanto grande sono i dadini di verdure.
Successivamente, ho aggiunto 2 cucchiai di aceto balsamico, un cucchiaio per ogni teglia, e ho mescolato bene.
Ho atteso 5 minuti prima di mangiarla così com'è, con un pò di fettunta. A mio marito piace come contorno, soprattutto con della scamorza affumicata alla piastra. 



Con questa dose, penso di aver fatto la ratatouille sufficiente per 4 persone, ma magari, come spesso accade, ho esagerato! ;o))


martedì 12 ottobre 2010

Cena spagnoleggiante in un lampo

Okay, penso sia ora che torni dal letargo! ;o)) Questi ultimi mesi sono stati molto impegnativi per me, ma adesso sono tornata e spero di riuscire ad avere più costanza.

Prima di rimettermi in sesto, però, dovrei iniziare con un po' di riscaldamento, no? Quindi, ricomincio con una ricetta molto semplice che si può fare anche in una cucina da campeggio! Infatti, l'avevo fatto durante la mia vacanza in Spagna, in un appartamentino in affitto, così piccolo che sembrava di essere in un angolo dello showroom di Ikea. In cucina c'erano solo due fuochi, due padelle, un tagliere, un coltello, uno spilucchino e giusto due mestoli! Eppure sono riuscita a cucinare per una settimana senza problemi: basta cercare di fare dei piatti semplici. Questo mi fa sentire in colpa, giusto un pochettino. ;o)) Visto che a casa continuo a comperare gli attrezzi di cucina che mi sembrano indispensabili, anche se non ho più posto dove metterli!

per 2 persone:

2-3 sovracosce di pollo
300 gr di patate al vapore (quelle sottovuoto del supermercato :o))
300 gr di pimientos de padron o di friggitelli
un cucchiaino di picada (trito di prezzemolo e aglio, già salato)
due cucchiaini di paprica affumicata (pimenton de la Vera*)
olio extra vergine di oliva
sale (meglio se in fiocchi)

Disossate le sovvracosce, scartate la pelle e apritele a modo di farfalla (o come un libro). In questo modo avrete lo spessore della carne più o meno uguale e renderete omogenea la cottura. Per semplificarvi la vita, chiedete pure al vostro macellaio di fare questo procedimento.
Irrorate il pollo con la picada, la paprica affumicata e l'olio. Potete fare da soli il vostro trito di aglio e prezzemolo. In questo caso, salate.
Se avete tempo, sarebbe meglio lasciarlo a marinare in frigorifero per almeno 30 minuti. Meglio ancora se riuscite a farlo la sera prima.
Finito il tempo di marinatura, appoggiate il pollo su una piastra o una padella antiaderente precedentemente riscaldata.
Lasciate cuocere e, quando la metà inferiore della carne ha cambiato colore, giratelo. Appena ambi i lati hanno preso una bella doratura, il pollo è pronto.

Nel frattempo, in un'altra padella, possibilmente antiaderente anche essa, versate circa 2-3 cucchiai di olio.
Aggiungete le patate, tagliate in due o a cubettoni. Quando le patate cominciano a dorare, versate anche i peperoncini o i friggitelli. Tradizionalmente i pimientos de padron vanno fritti, ma preferisco cucinarli così, con poco olio.
Girate (o saltate) di tanto in tanto. Non spaventarvi, schioppettano un pò. Sono pronti quando le patate sono dorate e i peperoncini sono leggermente abbrustoliti. Salate quando sono ancora caldi.

E la vostra cena spagnola è pronta in meno di 30 minuti!

*Paprica affumicata viene usata spesso nella cucina spagnola. Io la adoro e vi ho forse parlato più (e più) volte di questa spezia. :o) In Spagna si trova (quasi) sicuramente nel reparto gastronomico di Corte Ingles e anche nella delicatessen degli aeroporti. In Italia l'ho vista a Castroni in via Cola di Rienzo a Roma. In alternativa, ordinatela via Ebay, come vi ho accennato nel post precedente.